Si svolgerà giovedì 26 gennaio, dalle 16.30 alle 19.30, presso il Foro Annonario a Cesena, la “fiera” del Service Learning, nella quale studenti e organizzazioni restituiranno la loro esperienza in forma interattiva con il pubblico e i rappresentanti degli enti locali. Un evento, patrocinato da SIPCO (Società Italiana di Psicologia di Comunità) e Ordine degli Psicologi Emilia-Romagna, in cui pubblico e stakeholders potranno “viaggiare” tra le postazioni organizzate per dialogare con gli studenti, “assaggiare” un pezzetto dell’esperienze, fare domande sulla metodologia, sul significato dell’esperienza per gli studenti e le organizzazioni.
Apriranno i lavori Massimo Cicognani, Presidente del Campus di Cesena e Gabriele Raimondi, Presidente Ordine degli Psicologi ER, che guarda sempre con grande attenzione alla qualità e all’innovazione didattica nella formazione psicologica. Ma non mancherà il punto di vista degli enti locali: saranno infatti presenti, per dialogare con le esperienze e gli studenti Vanessa Vivoli, Regione Emilia-Romagna, Carmelina Labruzzo Assessora del Comune di Cesena, Cinzia Pieri, Responsabile Servizi Area Sociale ASP Cesena, Gianluca Farfaneti, Responsabile SSD Psicologia Clinica e Psicopatologia Ausl Romagna, Antonella Brunelli, Direttrice dell’Unità Operativa Pediatria e Consultorio Familiare ASL Cesena, Debora Senni, Spazio Giovani dell’AUSL Romagna, Lucia Garaffoni, CEAS Cesena.
Quest’ anno, - spiega la prof.ssa Albanesi, coordinatrice del Corso di Laurea Magistrale in Psicologia scolastica e di comunità e responsabile del Coordinamento dei Laboratori di Service Learning offerti dal Dipartimento di Psicologia - abbiamo voluto mettere al centro della riflessione i processi di reciprocità e co-creazione nelle esperienze di Service-Learning. Abbiamo, infatti, ritenuto essenziale coinvolgere le persone beneficiare dei servizi con cui collaboriamo anche nel momento della restituzione alla comunità. La psicologia può dare un contributo importante nella costruzione di risposte ai bisogni emergenti delle comunità. Riteniamo fondamentale che tale costruzione sia l’esito di una collaborazione “autentica” tra professionisti e beneficiari dei servizi. La collaborazione, infatti, è un processo che si fonda sulla fiducia, sul rispetto, sulla reciprocità che sono concetti fondativi del Service Learning. Il Service Learning insegna a collaborare e co-costruire. Per gli psicologi confrontarsi con queste competenze attraverso le esperienze sul campo, è fondamentale e può aiutare a qualificarsi ulteriormente come specialisti delle relazioni, in grado di creare opportunità di riflessione e confronto condivise tra comunità e servizi, tra professionisti e cittadini “comuni” volte a produrre risposte rispettose dei diritti individuali e collettivi, capaci di generare benessere e maggiore equità.
Il Service Learning - aggiunge Antonella Guarino, docente di uno dei Laboratori - è, infatti, una metodologia formativa che può essere estesa oltre i contesti educativi tout court se consideriamo che l’apprendimento è un processo permanente; in fondo, si potrebbe dire, che anche i cittadini e la comunità allargata (e non solo l’università e i suoi studenti) meritano di continuare ad essere riconosciuti come portatori di conoscenze ed essere, pertanto coinvolti in un processo trasformativo dei loro contesti di vita.
Il Service Learning in questi anni - aggiunge Luana Valletta - docente a contratto Unibo e Vicepresidente dell’Ordine degli Psicologi ER (OPER), ha portato importanti elementi di innovazione e sviluppo di competenze trasversali nei diversi contesti professionali e nell’interazione costante e continua tra professionisti. La recente revisione delle Case della Salute in Case di comunità richiede un’attenzione particolare nel non rendere nominale una trasformazione ben più ancorata a processi reali di co-costruzione di conoscenze, competenze e servizi tra psicologi (solo alcuni tra i professionisti presenti nelle Case di Comunità) e chi le frequenta.
All'evento parteciperanno oltre 40 studenti che si sono impegnati in 23 progetti di apprendimento al servizio della comunità (12 a Cesena, 1 a Rimini, 5 a Bologna e 1 a Forlì) realizzati con 20 organizzazioni partner che saranno presenti con le loro postazioni (Ass.ne ACeA ODV; Ass.ne Cerebrolesioni Acquisite; Ass.ne ADMO; Ass.ne Approdi; Coop. Controvento; Ass.ne Comunità Papa Giovanni XXIII; Ass.ne L'Arco - Corrispondenze per la recovery; Ass.ne Quelli di sempre; Ass.ne Rimbaud LGBTQ+; Ass.ne Welcome ODV; ASP Cesena Valle Savio; AUSL Bologna – progetto Ambasciatori della Salute, e Centri Antifumo; Centro per le Famiglie Rimini; CILS, Educativa di strada - Comune di Cesena; IOR Istituto Oncologico Romagnolo; Laboratorio Salute Popolare/Labas; Housing First- Opera Don Dino; Villaggio del fanciullo - Notti Sicure).