All’età di 82 anni, la sera del 4 gennaio si è spento Giuseppe Farneti già professore ordinario di economia aziendale all'Università di Bologna. Qui, come in precedenza presso altri atenei, ed in particolare quelli di Ancona e Ferrara, si è occupato di economia delle amministrazioni pubbliche, con particolare riferimento alla contabilità e ai sistemi di programmazione e controllo, diventando punto di riferimento nazionale e internazionale.
Il suo duplice profilo di accademico e professionista, lo ha condotto sin dagli anni '80 e fino a pochi giorni fa a combinare accademia e mondo reale, agendo da precursore nel contesto nazionale e contribuendo in modo significativo all’introduzione della cultura del buon governo nella pubblica amministrazione italiana. Lo ha fatto mettendosi a servizio della comunità partecipando a diversi organismi istituzionali di elevato profilo, fra cui: esperto della Corte dei conti, presidente dell’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali presso il Ministero dell’Interno, componente dello Standard Setter Board - l’organismo emanante i nuovi principi di contabilità pubblica – presso il Ministero dell’Economia e Finanze. Ma il suo mettersi a disposizione era fatto soprattutto dagli innumerevoli incontri con amministratori e manager pubblici e pubbliche durante convegni, seminari e lezioni, in cui era sempre disposto a dare consigli, creare nuovi stimoli, coinvolgere in progetti, mettere in relazione le persone fra loro per promuovere modi migliori di gestire la cosa pubblica. È stato nominato Commendatore ordine al merito della Repubblica Italiana dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Oltre ad essere stato Presidente del Comitato tecnico ordinatore della nuova Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Ferrara, negli anni ‘90 e 2000 ha diretto la Facoltà di Economia sede di Forlì dell'Università di Bologna, dove ha contribuito a creare un polo di ricerca, consulenza e didattica di eccellenza nell’ambito dell’economia della pubblica amministrazione, poi confluito nel Dipartimento di Scienze Aziendali. In un ambiente dinamico e innovativo, ha saputo far crescere molte e molti giovani che ora sono diventati professoresse, professori, consulenti e manager.