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Bologna aderisce alla rete Global Leadership Exchange

Il network internazionale, a cui ha aderito l'Azienda Sanitaria Locale di Bologna, in accordo con Regione Emilia-Romagna, è frutto di un percorso condiviso con il Comune e l'Università di Bologna, con l'obiettivo di produrre benefici tangibili anche per la salute mentale

L'Azienda Sanitaria Locale di Bologna, in accordo con Regione Emilia-Romagna, ha aderito alla rete Global Leadership Exchange - GLE insieme ad organizzazioni e rappresentanti di Australia, Canada, Inghilterra, Olanda, Nuova Zelanda, Irlanda del Nord, Repubblica di Irlanda, Scozia, Stati Uniti e Slovacchia).

Foto di Elisa Festi

Questo risultato è il frutto di un percorso condiviso con il Comune di Bologna e Università di Bologna che, attraverso l’integrazione di competenze, risorse e progettualità aperte a tutta la rete degli stakeholders della Città Metropolitana, contribuisce ad arricchire il sistema locale di opportunità per la salute mentale.

GLE promuove infatti collaborazioni nel settore della salute mentale, disabilità e delle dipendenze da sostanze per facilitare il miglioramento dei servizi, il confronto fra esperienze e la diffusione di buone prassi a livello internazionale, e tale adesione arriva prorpio in un momento in cui c’è un interesse crescente a livello locale, regionale, nazionale e internazionale per affrontare, con nuovi approcci, le sfide che la cura e la promozione della salute mentale delle persone pongono ai servizi e alle comunità in generale.

Questa collaborazione sarà per i servizi di salute mentale dell’AUSL di Bologna e più in generale per tutta la rete degli stakeholders che vi fanno riferimento un’opportunità di crescita a partire dai percorsi collaborativi già in essere e dai nuovi che potranno generarsi attraverso il confronto e lo scambio di buone prassi con i partner internazionali di GLE.

La delegata all’Impegno Pubblico dell’Università di Bologna, Maria Letizia Guerra, ha sottolineato la rilevanza strategica dell’affiliazione di AUSL al network internazionale in quanto produrrà benefici tangibili anche sul percorso di collaborazione sulla salute mentale “perché ci vuole una città”, avviato oramai tre anni orsono con AUSL e Comune, nell’ambito del quale l’Università continua a perseguire la valorizzazione della conoscenza e della ricerca per incrementare la sua responsabilità sociale.