Milo Gatti, ricercatore al Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche dell’Università di Bologna, è uno dei vincitori del Prix Galien Italia 2024, grazie al suo contributo all’ottimizzazione della terapia antimicrobica nella gestione del paziente critico. Il prestigioso riconoscimento premia chi ha compiuto progressi significativi, in campo farmaceutico, nella comprensione dei meccanismi delle malattie e nello sviluppo di nuove strategie terapeutiche.
Il Comitato del Prix Galien Italia, composto da un gruppo di eminenti farmacologi ed esperti di livello internazionale, oltre ai premi ha assegnato una borsa di 3.000 euro ai giovani ricercatori che svolgono la loro attività in Italia.
Massimizzazione dell’outcome clinico e minimizzazione dell’insorgenza di resistenze antimicrobiche sono gli obiettivi del lavoro di Gatti, vincitore per la categoria “ricerca clinica”. La sua ricerca parte dall’esigenza di strutturare un programma basato sull’interpretazione esperta delle concentrazioni plasmatiche di antimicrobici, effettuata in tempo reale dal farmacologo clinico, in pazienti critici con sepsi.
Un progetto che ha visto una prima fase organizzativa, necessaria all’implementazione del programma, seguita da una valutativa. Durante la seconda fase è stata portata a termine un’analisi semestrale, basata su quattro indicatori di performance, relativa all’impatto dell’applicazione del programma: sono state effettuate 640 consulenze di farmacologia clinica per ottimizzare 261 trattamenti antimicrobici in 166 pazienti, (afferenti alla terapia intensiva generale e post trapianti dell’IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna - Policlinico di Sant'Orsola).
Gli aggiustamenti posologici sono stati raccomandati nel 61.7% dei casi alla prima valutazione e nel 45.0% del totale delle consulenze erogate. La mediana di turnaround time tra invio del campione e refertazione della consulenza è stata di 7.7 ore, dimostrando la fattibilità di effettuare tale prestazione in tempo reale.
Il farmacologo clinico diventa, così, parte integrante del team multidisciplinare dedicato alla gestione del paziente critico settico, di concerto con il rianimatore, l’infettivologo e il microbiologo. Rilevanti le implicazioni e le ricadute in ambito clinico, in quanto il tempestivo raggiungimento di target farmacocinetici/farmacodinamici ottimali permetterà di minimizzare l'incremento dell’antibiotico-resistenza.