Logo d'ateneo Unibo Magazine

Alla scoperta delle pere nate dalla ricerca dell’Alma Mater

Presso i campi sperimentali di Cadriano, iniziative e visite dedicate alla valorizzazione delle quattro varietà, che confermano il raggiungimento degli obiettivi ricercati in termini di produzione, qualità della frutta e pezzatura

Protagoniste di quest’estate sono state le varietà di pere nate dal programma di miglioramento genetico del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari - DISTAL dell’Università di Bologna. Complice il periodo ottimale di maturazione, i breeder del DISTAL e il KTO – Knowledge Transfer Office hanno organizzato diversi incontri per promuovere e valorizzare le pere, frutto della ricerca Unibo.

Sono state organizzate alcune giornate di visita presso i campi sperimentali di Cadriano dell’Alma Mater, dove le quattro varietà PE2UNIBO* Early Giulia™, PE1UNIBO* Lucy Sweet™, PE3UNIBO* Debby Green™ e PE4UNIBO* Lucy Red™ hanno mostrato una produzione 2024 ottimale, raggiungendo gli obiettivi ricercati in termini di produzione, qualità della frutta e pezzatura. Anche le cinque selezioni rosse, che matureranno da fine agosto e settembre, confermano una buona stagione produttiva, in particolare le più promettenti UNIBO15/1, UNIBO15/2 e UNIBO15/3.

I partner ospitati hanno avuto la possibilità di incontrare uno dei breeder, Vincenzo Ancarani, e le Knowledge Transfer Manager del KTO, in un’occasione di confronto sulle caratteristiche delle singole varietà, sulle tecniche di gestione della pianta e sulla possibile valorizzazione della frutta sul mercato. Un’occasione unica di crescita reciproca, che ha permesso anche all’Ateneo di confrontarsi sul comportamento delle varietà e selezioni in diversi territori del mondo.
Hanno partecipato partner di lunga data dal Sud Africa e partner da Paesi Bassi, Francia, UK e Spagna con progetti di test a diversi livelli, dai più avanzati alle prime osservazioni.

Uno spazio è stato riservato alla pericoltura italiana, in particolare con il comitato tecnico Unapera, con il coordinamento di Stefano Foschi, per un aggiornamento specifico su Early Giulia™ e le selezioni rosse.

Scambio reciproco, osservazioni in campo e confronto con realtà produttive locali e internazionali hanno segnato questa seconda metà di luglio. Un’occasione importante di trasferimento tecnologico, con l’obiettivo di valorizzare e diffondere i risultati della ricerca dall’Università di Bologna verso il tessuto produttivo e la società.