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L’adattamento al cambiamento climatico su scala locale, con AdriaClimPlus

Il nuovo progetto Interreg Italia-Croazia, a cui partecipa anche l’Alma Mater, svilupperà nuovi strumenti per comprendere meglio le complesse interazioni tra gli effetti che i cambiamenti climatici producono lungo la costa adriatica


Strumenti per monitorare gli effetti del cambiamento climatico, per la prevenzione del rischio di eventi estremi e per favorire azioni e politiche di adattamento sulle due sponde dell'Adriatico. A svilupparli sarà AdriaClimPlus, un nuovo progetto Interreg Italia-Croazia a cui partecipa anche l'Università di Bologna con il CIRSA - Centro Interdipartimentale di Ricerca per le Scienze Ambientali, al Campus di Ravenna.

Il progetto si concentrerà su sette aree pilota, due in Croazia e cinque in Italia, per testare strategie di adattamento al cambiamento climatico declinate su specifici contesti locali: strumenti necessari per contrastare gravi minacce come l'innalzamento del livello del mare, l'erosione costiera e i fenomeni meteorologici estremi, che ostacolano il ricco ma fragile patrimonio culturale e naturale delle nostre coste.

Gli studiosi lavoreranno per migliorare le capacità di monitoraggio fisico, chimico, biologico e degli ecosistemi e arrivare così a comprendere meglio le complesse interazioni che esistono tra i numerosi effetti dei cambiamenti climatici lungo la costa adriatica. In questo modo sarà possibile mettere a punto modelli e previsioni a livello locale: strumenti che le comunità locali e i decisori politici potranno utilizzare per la prevenzione e l'adattamento.

In questo contesto, il gruppo di ricerca dell'Alma Mater, attraverso il CIRSA - Centro Interdipartimentale di Ricerca per le Scienze Ambientali, metterà a disposizione la propria esperienza nello sviluppo di modelli numerici della circolazione del Mar Adriatico (nel breve e nel lungo periodo), nell'analisi di simulazioni climatiche e nella validazione e calibrazione delle proiezioni climatiche.

"L'approccio integrato e su scala locale di AdriaClimPlus farà progredire le conoscenze scientifiche sui cambiamenti climatici costieri e svilupperà strumenti digitali per proporre e testare strategie di adattamento", spiega Nadia Pinardi, professoressa al Dipartimento di Fisica e Astronomia "Augusto Righi" che coordina il gruppo dell'Alma Mater. "Svilupperemo metodi per la valutazione dei modelli climatici, formeremo studenti universitari sui temi del monitoraggio climatico dell’Adriatico, lavoreremo all’analisi di dati satellitari ad alta risoluzione per sviluppare un approccio di monitoraggio innovativo, contribuiremo a coinvolgere le comunità delle aree costiere e a diffondere le informazioni scientifiche necessarie per potenziare i piani di adattamento nella regione adriatica".

Il progetto prevede anche eventi informativi, summer school e corsi di formazione, per coinvolgere le comunità locali e tutti i soggetti interessati: un impegno che permetterà non solo di aumentare la consapevolezza degli impatti del cambiamento climatico, ma anche di promuovere l'adozione di pratiche resilienti per salvaguardare la popolazione, le economie e gli ecosistemi locali.