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L'Università di Bologna premiata agli Intellectual Property Award

Tra i vincitori del concorso nazionale che premia i migliori brevetti della ricerca pubblica c'è un dispositivo nato all'Alma Mater per ammortizzare gli urti sui caschi. In finale anche altri due brevetti Unibo: un sistema informatico innovativo per monitorare e prevedere i livelli di umidità del suolo e un dispositivo che, mediante ossidazione alcalina di matrici di scarto organico, genera corrente elettrica continua


Un dispositivo per ammortizzare gli urti sui caschi, brevettato dall'Università di Bologna, è tra i vincitori dell'Intellectual Property Award, il concorso nazionale che favorisce l’innovazione e valorizza la creatività di inventori e inventrici, premiando i migliori brevetti della ricerca pubblica.

Promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in collaborazione con l’associazione per la valorizzazione della ricerca pubblica Netval e l’agenzia governativa Invitalia, il concorso si rivolge alle università, enti pubblici di ricerca e istituti di ricovero e cura a carattere scientifico titolari di brevetti.


All'edizione di quest'anno l'Alma Mater era in finale con tre brevetti in altrettante categorie. Nella categoria Agritech, Matteo Golfarelli, professore al Dipartimento di Informatica - Scienza e Ingegneria, ha presentato un sistema informatico innovativo per monitorare e prevedere i livelli di umidità del suolo, facilitando la gestione ottimale dell’irrigazione durante i mesi più caldi. Nella categoria Energy of the Future, Leonardo Setti, ricercatore al Dipartimento di Chimica Industriale "Toso Montanari", ha proposto un dispositivo che, mediante ossidazione alcalina di matrici di scarto organico, genera corrente elettrica continua. Mentre nella categoria Future of the City, Giuseppe La Fauci, assegnista di ricerca al Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali, ha partecipato con un dispositivo per caschi di protezione capace di ridurre gli impatti perpendicolari e tangenziali, diminuendo così il rischio di gravi traumi cranici.

Proprio quest'ultima innovazione è risultata la prima classificata nella sua categoria, ottenendo il premio in palio di 10.000 euro. "Questa tecnologia - si legge nelle motivazioni - risponde alla attuali necessità della maggiore sicurezza stradale, offrendo una protezione superiore contro le lesioni cerebrali, un tema cruciale per tutti coloro che utilizzano veicoli a due ruote".

La premiazione si è svolta nel salone degli Arazzi di Palazzo Piacentini, a Roma, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. All'evento, parte dei festeggiamenti per la ricorrenza del 140mo anniversario dalla nascita dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, erano presenti il viceministro Valentino Valentini, il capo dipartimento per le politiche per le imprese Amedeo Teti, il presidente di Netval Giuseppe Conti, i dirigenti del Ministero e di Invitalia e la presidente del Comitato Impresa Donna.

Il concorso ha visto 225 candidature, selezionate fino ad arrivare a 30 innovazioni finaliste, cinque per ognuna delle sei aree tematiche del premio: Medtech, Climatech, Agritech, The Energy of the Future, The Future from the Space, The Future of the City. Era previsto inoltre un premio speciale "Imprenditoria femminile", finanziato con risorse PNRR, per i migliori brevetti promossi da gruppi di ricerca composti da almeno il 50% di donne.

Tutti i brevetti vincitori, insieme al premio in denaro, saranno anche messi in risalto nel corso della mostra "Brevetti": evento conclusivo dei festeggiamenti per il 140mo anno dalla nascita di Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, che si terrà a Palazzo Piacentini.