Si è tenuta presso il Centro Universitario Residenziale di Bertino, il 21 e 22 ottobre, l’Academic Conference “Pandemics and International Security: The Outlook for Nato”, organizzata dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Bologna in collaborazione con l’Istituto Affari Internazionali (IAI) e l’Allied Command Transformation (ACT) della NATO.
L'evento ha avuto luogo nel contesto del Memorandum of Understanding siglato dall’Ateneo di Bologna e da ACT della NATO a partire dal 2006 e del quale è responsabile per Unibo la professoressa Sonia Lucarelli. La due giorni di lavori è stata organizzata dalla Professoressa Sonia Lucarelli e dal Professor Francesco Niccolò Moro (Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali) per l'università di Bologna, dal Dottor Alessandro Marrone per IAI e dallo Strategic Issues & Engagement Branch di ACT.
Il convegno ha riunito accademici, ricercatori in think tank e funzionari di organizzazioni internazionali per riflettere sui modi in cui l’emergenza pandemica COVID-19 ha impatto sull’Alleanza Atlantica e più in generale sulla sicurezza internazionale. I lavori, sono stati aperti dal Generale Paolo Ruggiero (Deputy Supreme Allied Commander Transformation) che ha insistito sull’importanza dell’engagement della ricerca accademica come elemento fondamentale per il disegno delle policy all’interno di ACT e si sono sviluppati nell’ambito di tre distinti working groups che hanno riflettuto su presente e futuro della cooperazione internazionale nella gestione di sfide complesse come le pandemie, sulla resilienza delle supply chain e sulle possibili soluzioni ai pressanti problemi di approvvigionamento di risorse e beni essenziali nei paesi occidentali e su come le forze armate possono contribuire a garantire la continuità di funzioni strategiche per i paesi membri della NATO in fasi emergenziali. Delle sessioni plenarie hanno aperto e chiuso i lavori riflettendo sulla multi-dimensionalità delle sfide alla sicurezza internazionale in questa fase emergenziale e sui diversi strumenti a disposizione della NATO e dei paesi alleati per affrontare tali sfide.
Nel 2006, l’Università di Bologna e il Comando Alleato Trasformazione della Nato (NATO Allied Command Transformation – ACT) hanno siglato un accordo quadro di collaborazione (Memorandum of Understanding - MOU) che prevede la possibilità per gli studenti di svolgere un tirocinio presso ACT e una serie di attività di collaborazione scientifica. L’evento ha contribuito a creare un momento di dialogo fra accademia e policy-maker provenienti da Europa e Stati Uniti per affrontare un tema centrale della politica internazionale contemporanea e a fornire a ACT temi di riflessioni che contribuiscono a informare il disegno e l’implementazione di scenari e strategie per affrontare le sfide future.”