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Apre oggi, lunedì 4 giugno, nella Chiesa dello Spirito Santo di Cesena (via Milani - Cesena), una mostra dedicata alle opere di José Paulo dos Santos e José Fernando Gonçalves, architetti di primo piano nel panorama di quella enclave di importanza internazionale che è stata la cosiddetta "scuola di Porto".

La mostra è promossa dalla Facoltà di Architettura "Aldo Rossi" di Cesena, che ha ospitato i due architetti portoghesi come visiting professor, affidandogli il laboratorio di progettazione pensato per gli studenti al terzo anno di corso. In esposizione ci sono una quarantina di pannelli con fotografie e disegni delle opere costruite e dei progetti di concorsi, oltre a dossier originali dei disegni di cantiere.

Chi è José Paulo dos Santos
Nato a Coimbra nel 1956, dopo essersi formato in Inghilterra, ha collaborato a lungo con Álvaro Siza con il quale ha firmato diversi importanti progetti soprattutto in occasione di concorsi internazionali
. Dal 1987 apre il suo studio producendo importanti progetti che da subito conquistano l’attenzione del dibattito internazionale. Tra quelli più conosciuti spicca il recupero e l’ampliamento del convento di Nossa Senhora da Assução per trasformarlo nella Pousada di Arraiolos, pubblicato in numerose riviste internazionali. Anche il complesso di residenze e servizi a Karow nei pressi di Berlino è tra i progetti che hanno determinato la risonanza internazionale del suo lavoro. Tra le realizzazioni più recenti risalta la Scuola di musica Quinta das Flores di Coimbra. Lo studio della residenza resta tuttavia il campo di applicazione privilegiato di un’attività alla costante ricerca di una posizione culturale che si pone a distanza di sicurezza dai fenomeni passeggeri delle mode architettoniche. Pur non avendo mai intrapreso la carriera accademica, ha insegnato in diverse facoltà di architettura europee in qualità di visiting professor.

Chi è José Fernando Gonçalves
Nato a Vila Nova de Gaia nel 1963, è noto al pubblico italiano per le numerose pubblicazioni dei suoi progetti su Casabella
. Grazie ad una serie di coincidenze, nel suo bagaglio di opere costruite, oltre alle architetture residenziali, comuni alle normali esperienze degli architetti portuensi, compaiono diversi edifici religiosi o legati all’attività sociale cattolica. Tra i più conosciuti la chiesa e il convento dei Padri Domenicani a Lisbona e la chiesa di Quebrantões, la cappella funeraria e la casa degli Scout a Vila Nova de Gaia. La sua ricerca si è sostanziata negli anni di numerosi scritti teorici e di ricerche sulla città moderna. Combina l’attività professionale a quella di docente di progettazione presso il corso di laurea in Architettura della Facoltà di Scienza di Coimbra, di cui è stato fino allo scorso anno il direttore. È attualmente presidente della sezione Nord dell’Ordine degli Architetti portoghesi.

Altre info
La mostra è aperta dal 4 al 24 giugno ed è accompagnata da un catalogo di novantasei pagine curato da Antonio Esposito e Francesco Saverio Fera
. Gli orari: dal lunedì al venerdì dalle 16,30 alle 19,30; il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16,30 alle 19,30. L'ingresso è gratuito.