Unibo Magazine
La gastroenterologia italiana entra in rete. E lo fa attraverso un progetto ad hoc  (GastroEpatoNet.org) proposto dalle società italiane del settore (Sige e Aigo). La presentazione ufficiale avverrà oggi a Bologna al policlinico Sant'Orsola Malpighi. Il punto di coordinamento della rete sarà l'unità operativa di gastroenterologia di Bologna - ragione per la quale  è stata scelta la città felsinea per il lancio dell'iniziativa - diretta dal professor Enrico Roda. GastroEpatoNet.org si pone l' obiettivo di contrastare la  schiacciante supremazia delle multinazionali nel campo della ricerca medica (in particolare in quello della gastroenterologia creando un sistema di collegamenti in rete grazie al quale i 40 centri italiani di gastroenterologia connessi potranno condividere progetti, ricerche, informazioni 
su linee guida in tempi rapidissimi. ''Un'iniziativa rilevante - ha spiegato Roda - se si pensa che in Italia le questa patologie gastroenteriche costituiscono la prima causa di ricovero, avendo superato quelle di natura cardiaca''. Qualche dato fornito dal professore: al Malpighi Sant'Orsola ogni anno si registrano circa 70.000 ricoveri (+10.000 di day hospital) e di questi 15.000 sono da ricondursi a  cause gastrenteriche. 
L' Analisi statistica dei dati viene licenziata dal consorzio interuniversitario a livello nazionale, il Cineca, società no profit fondata da 18 università italiane e una delle più importanti in Europa nel settore del calcolo. Si chiama 'Amadeus' il primo progetto che si serve di GastroEpatoNet.org. per condurre attività di ricerca. Questa iniziativa, finanziata da privati con circa 450.000 euro, mira a creare il piu' grande bacino dati in Italia relativamente all'attività ospedaliera fino alla dimissione del paziente. Per ora si parte dalla gastroenterologia, poi il progetto potrà venir esteso anche ad altri settori medici. Obiettivo: trarre  indicazioni di programmazione sanitaria sulla base di dati che saranno altamente significativi perchè coinvolgeranno milioni  di casi. 
Negli Stati Uniti è stato avviato un progetto simile a  GastroEpatoNet.org (liver group network, la rete del fegato), ma in questo caso si parla di 'foundation' (fondazione) ovvero di  una societa' in grado di raccogliere fondi. Che e' quello che si  augura il professor Rota anche per l' esperienza italiana ''dato  che da noi meno del 3% del Pil (media europea) viene investito  nella ricerca''.