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"Gli Arazzi di Bruxelles. Un capolavoro riscoperto", il titolo dell'evento online in programma per venerdì 28 maggio, alle 17.00, in diretta streaming sui canali social di SMA (Facebook e YouTube), organizzato per presentare il lavoro di restauro avvenuto nell'ambito del progetto Restituzioni di Intesa Sanpaolo.

Dopo i saluti del Rettore Francesco Ubertini, di Silvia Foschi, Responsabile Patrimonio Storico Artistico e Attività Culturali – Intesa Sanpaolo, e di Giorgio Bonsanti, Rappresentante Comitato Scientifico del progetto Restituzioni - Intesa Sanpaolo, interverranno la prof.ssa Lucia Corrain, Coordinatrice Scientifica Museo di Palazzo Poggi del Sistema Museale di Ateneo, Nello Forti Grazzini, storico dell’arte ed esperto di arazzi e la restauratrice Manuela Farinelli.

La storia degli Arazzi di Bruxelles prende il via dal secondo dopoguerra. Ad oggi la datazione delle opere, la tipologia dei tessuti, i colori, la localizzazione della manifattura, sostengono l’ipotesi che, nascosti nei panni bolognesi, siano stati ritrovati i frammenti della nota copia perduta dell’arazzo spagnolo rappresentante il Furore di Achille, preservato nel Museu de Tapices annesso alla Cattedrale (La Seo) di Saragozza.

Alcuni frammenti della copia datata 1510-1520, distaccati o già riassemblati, potrebbero essere giunti in seguito sul mercato di antiquariato esistente tra gli Stati Uniti e l’Europa nei primi anni del Novecento, dove probabilmente l’ingegner Cesare Barbieri (Bologna 1877 – New York 1956), ignaro di tutto, li acquistò come “arazzi Borgognoni”.

Tornati dunque in Europa, a seguito della donazione di Cesare Barbieri all’ateneo bolognese, i perduti frammenti sono rimasti nascosti (e custoditi) nelle sale dell’Alma Mater fino ad oggi.

Partendo dall’expertise del Prof. Nello Forti Grazzini, il Sistema Museale di Ateneo ha iniziato un’operazione di ricerca (tutt’ora in corso) che vorrebbe mappare i frammenti riconducibili al panno smembrato.

Maggiori informazioni sulla storia degli Arazzi di Bruxelles.