Anche quest'anno, gli studenti iscritti al secondo anno del Corso di laurea in Scienze geologiche (Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali) hanno partecipato a un periodo di esercitazione sul campo, dove poter applicare in concreto le nozioni acquisite in aula. Nove giornate, dal 14 al 22 giugno, per 35 studenti, accompagnati dai docenti Unibo Luigi Selli e Luigi Cantelli, entrambi del Dipartimento di Scienze della terra e geologico-ambientali.
L'area scelta per la campagna di rilevamento geologico è stata quella del Passo di San Pellegrino, sulle Dolomiti. "Una zona particolarmente interessante dal punto di vista geologico", spiegano i due docenti. "E' presente infatti la successione sedimentaria e vulcanica compresa tra il Permiano inferiore ed il Triassico medio, insieme a numerose strutture tettoniche come pieghe e faglie". E si possono anche individuare le forme impresse dalle ultime fasi di ritiro dei ghiacciai, che fino a diecimila anni fa occupavano quelle terre.
Il lavoro assegnato agli studenti era la realizzazione di una carta geologica di un chilometro quadrato di territorio, con un profilo e una relazione geologica. I primi tre giorni sono stati dedicati allo studio della successione stratigrafica locale, mentre nei quattro successivi gli studenti, a coppia, hanno lavorato alla realizzazione degli elaborati.
"I dati raccolti nel rilevamento geologico - dicono ancora i docenti - servono a interpretare il nostro pianeta da vari punti di vista: evoluzione ambientale, mitigazione dei rischi, formazione delle catene montuose, storia della vita, ricerca delle risorse naturali (acqua, energia)".