Nome
Gherardo
Cognome
Bogo
Età
27
Laureato in
Ecologia ed evoluzione
Dottorato in
Dottorando in Biodiversità ed evoluzione
Di cosa ti occupi?
Mi occupo dello studio delle interazioni tra pianta e impollinatori, finalizzato alla tutela degli apoidei selvatici (api solitarie e bombi): censimento degli apoidei e potenziamento delle loro popolazioni, allevamento sperimentale di bombi provenienti da popolazioni naturali, e ruolo della qualità del nettare nel rapporto pianta-impollinatore.
Racconta la tua giornata tipo da ricercatore.
Si comincia sempre rispondendo alle email. Poi un veloce briefing sugli impegni del giorno con la mia tutor. Poi a seconda del periodo si può andare nei parchi a catturare le regine dei bombi, al Parco dei Gessi (sede del progetto a cui collaboro) a controllare i nidi degli apoidei selvatici o, come in questo momento, in laboratorio, accudisco e controllo le regine di bombo che hanno cominciato a deporre. Inoltre elaboro i dati delle diverse prove che abbiamo in corso e si pianificano le azioni future.
Quando hai deciso di fare ricerca?
All'età di 8 anni, quando ho deciso che da grande avrei voluto studiare gli animali. Con il passare degli anni ho scelto la branca dell'entomologia, e all'università, quando ho cominciato a fare il tirocinio all'Unità di Apicoltura di Bologna, ho capito che la ricerca era esattamente quello che volevo fare.
Cosa ti appassiona di quello che studi?
Ogni giorno impari qualcosa di nuovo, e porti avanti progetti e esperimenti che hai ideato tu e che segui nella loro crescita. Inoltre lavoro a contatto con gli insetti e la natura, di cui mi affascina ogni aspetto.
Cosa pensi prima di andare a dormire la sera?
Che dovevo andare a letto prima e che quindi non dormirò abbastanza.
E quando ti svegli al mattino?
Che se non mi affretto, perderò il treno.
Descrivi in due frasi la tua ricerca.
Conservazione della biodiversità, in particolare della pianta "Dittamo" nel Parco dei Gessi e dei Calanchi dell'Abbadessa e dei sui impollinatori naturali, trovando un metodo applicabile per altre piante rare (o localmente rare).
E in sei parole?
Studio per la conservazione della biodiversità.
Che risultati sogni di raggiungere con la tua ricerca?
Riuscire ad allevare in laboratorio svariate specie di bombo, ideare metodi di allevamento riconosciuti in tutta Europa, capire determinati aspetti biologici di apoidei poco studiati, e i meccanismi che portano un impollinatore a scegliere una pianta piuttosto che un altra. Sarebbe bello riuscire a selezionare una specie di bombo rendendolo più grande, un "superbombo".
Quale scoperta/invenzione pensi possa rivoluzionare il tuo ambito di ricerca nei prossimi cinque anni?
Scoprire i meccanismi che portano gli insetti a preferire un nettare rispetto ad un altro, e l'utilizzo che fanno dei differenti amminoacidi presenti in esso.
E nei prossimi cinquanta?
Scoprire le azioni per poter garantire la tutela della biodiversità e di organismi rari, un metodo applicabile in ogni situazione o diversi metodi specifici evitando così la perdita di particolari animali o piante.
Cosa ti piace di più del fare ricerca?
Lavorare e studiare gli insetti, e vedere un proprio progetto realizzarsi e crescere, con la possibilità di arrivare a risultati nuovi.
Una cosa che hai imparato facendo ricerca.
Gli insuccessi fanno parte del percorso sperimentale, e sono punti di partenza per nuovi studi e nuove idee.
Perché la ricerca è importante?
Perchè porta al miglioramento e alla conoscenza.
Sei un ricercatore "da adottare". Cosa vorresti dire ai tuoi sostenitori?
La ricerca è la base dello sviluppo e noi giovani ricercatori siamo l'investimento più intelligente che si possa fare, cercando però di garantirci un futuro stabile e conveniente, evitando così la fuga dei cervelli.