Unibo Magazine

Nome
Cristina

Cognome
Pallanca

Età
27 anni

Laureata in
Astrofisica e Cosmologia

Di cosa ti occupi?
Mi occupo di identificare e caratterizzare l'evoluzione di stelle appartenenti a sistemi binari esotici, chiamati "Millisecond-Pulsar", che si formano in ambienti stellari molto densi composti da milioni di stelle.

Racconta la tua giornata tipo da ricercatore.
La mia giornata tipo si svolge principalmente al computer. Per prima cosa leggo eventuali nuovi articoli pubblicati su argomenti connessi alla mia ricerca. Tuttavia, la parte sostanziale della mia giornata consiste nell'analizzare, mediante opportuni software, i dati (immagini scientifiche ottenute con il telescopio spaziale Hubble o presso i maggiori osservatori terrestri) e interpretare i risultati ottenuti.  Tali risultati vengono poi condivisi con la comunità scientifica mediante la scrittura di articoli destinati alla pubblicazione su riviste internazionali. Inoltre, un altro aspetto importante della mia giornata lavorativa è l'interazione o con il gruppo di ricerca locale di cui faccio parte o con collaboratori esterni al fine di portare avanti e migliorare la mia ricerca.

Quando hai deciso di fare ricerca?
Quando ho iniziato il corso di studi ero attratta dalla ricerca, ma il periodo in cui ho deciso di farla è stato quando per la prima volta, durante lo svolgimento del progetto per la mia tesi di laurea, ho sperimentato cosa volesse dire fare ricerca.

Cosa ti appassiona di quello che studi?
Il bello di quello che studio è che, essendo qualcosa  non completamente esplorato e capito, a priori non esiste un modo univoco e giusto per farlo. Ma c'è ampio spazio "creativo" per proporre e verificare nuovi strumenti e metodologie d'indagine e ogni volta che questo accade allora si sente di avere dato il proprio contributo alla comunità scientifica per far crescere la conoscenza e far emergere nuove frontiere di ricerca.

Cosa pensi prima di andare a dormire la sera?
Prima di andare a dormire cerco di valutare in cosa la giornata è stata produttiva e cosa invece necessita ulteriore studio.

E quando ti svegli al mattino?
Quando mi sveglio al mattino penso a quali sono gli obiettivi del giorno e a come organizzare il lavoro per raggiungerli.

Descrivi in due frasi la tua ricerca.
La mia ricerca consiste nell'identificare e studiare le stelle appartenenti a sistemi binari in cui orbitano gli oggetti più densi che si conoscano, le cosiddette stelle di neutroni (talmente dense da essere paragonabili a enormi nuclei atomici). Tale ricerca ci permetterà di capire come le loro caratteristiche siano connesse al modo in cui si sono formati e all'ambiente in cui sono evoluti.

E in cinque parole?
Sociologia di stelle iper-dense.

Che risultati sogni di raggiungere con la tua ricerca?
Il mio sogno  è scoprire la stella più massiccia e densa che sia mai stata trovata.

Quale scoperta/invenzione pensi possa rivoluzionare il tuo ambito di ricerca nei prossimi cinque anni?
Nei prossimi cinque anni quello che potrebbe rivoluzionare il mio ambito di ricerca è la possibilità di studiare un ampio campione di stelle grazie all'approvazione di programmi di osservazione presso i maggiori telescopi. Questo ci permetterà di capire similitudini e differenze tra i vari oggetti in relazione all'ambiente in cui si sono formati ed evoluti.

E nei prossimi cinquanta?
Nei prossimi cinquanta anni lo sviluppo di nuove tecnologie e quindi la costruzione di nuovi telescopi (della classe di 40-50 m) e strumenti permetterà di studiare più in dettaglio i sistemi stellari oggetto della mia ricerca.

Cosa ti piace di più del fare ricerca?
La cosa che mi piace di più è la soddisfazione che si ha nel momento in cui si riesce a dare una risposta (anche piccola) alle domande che ci poniamo.

Una cosa che hai imparato facendo ricerca.
Una cosa che ho capito è che un problema, che oggi sembra irrisolvibile, domani potrebbe essere la chiave per capire qualcosa di nuovo.

Perché la ricerca è importante?
La ricerca è curiosità. E' la molla che ci spinge a cercare di capire quello che ci circonda. E' la base del progresso e deve mirare a migliorare la qualità della vita di tutti.

Sei un ricercatore "da adottare". Cosa vorresti dire ai tuoi sostenitori?
La ricerca è avere ancora la capacità di stupirsi. E' la ricetta per un mondo migliore.