Cento anni fa, e precisamente l’11 settembre 1912, alla VIII International Conference of Applied Chemistry svoltasi a New York, lo studioso dell'Alma Mater Giacomo Ciamician - a cui l'Università di Bologna ha intitolato il suo Dipartimento di Chimica - tenne una conferenza dal titolo "The Photochemistry of the Future" che destò grande interesse: il testo fu pubblicato sulla rivista Science il 27 dello stesso mese e fu poi tradotto e pubblicato in tedesco, francese e italiano. Ancora oggi quella conferenza è ritenuta in tutto il mondo una pietra miliare per lo sviluppo della fotochimica e una visione profetica della transizione dall’era dei combustibili fossili a quella dell’energia solare.
Nella conferenza Ciamician, dopo aver parlato delle sue ultime ricerche, affrontò il grande problema, anche oggi attuale, delle risorse energetiche che l'umanità ha a disposizione per il suo progresso. "La civiltà moderna - disse - è figlia del carbon fossile: questo offre all'umanità l'energia solare nella forma più concentrata, accumulata nel tempo d'una lunga serie di secoli. L'uomo moderno se ne serve con crescente avidità e spensierata prodigalità per la conquista del mondo. La terra ne possiede ancora enormi giacimenti: ma essi non sono inesauribili. Bisogna pensare all’avvenire e sorge allora una domanda: l'energia solare fossile è la sola che possa essere usata nella vita e nella civiltà moderna?"
Se alla parola "carbone", che era a quel tempo praticamente l’unica fonte di energia, sostituiamo "combustibili fossili", il ragionamento di Ciamician è del tutto attuale. Dopo aver valutato che "... la quantità di energia solare che arriva annualmente in un piccolo territorio tropicale che abbia una superficie grande come quella del Lazio equivale alla produzione annuale mondiale di carbon fossile", Ciamician esaminò gli aspetti scientifici del problema energia preconizzando, fra l’altro, l’utilizzo di biocombustibili, la conversione della luce solare in energia elettrica e, soprattutto, la fotosintesi artificiale.
Per celebrare il centenario di quella famosa conferenza, il Dipartimento di Chimica dell'Alma Mater ospita una serata speciale, condotta da Patrizio Roversi. Nell'Aula Magna del Dipartimento, venerdì 12, dalle 21, ci saranno Nicola Armaroli, dirigente di ricerca CNR, Vincenzo Balzani, professore emerito di chimica, Dario Braga, prorettore alla ricerca dell'Università di Bologna, Vittorio Prodi, membro del Parlamento Europeo, e Francesco Zerbetto, direttore del Dipartimento di Chimica "G. Ciamician". E ancora Massimo Gagliardi, vicedirettore de Il Resto del Carlino, e Federico Enriques della Nicola Zanichelli editore in rappresentanza di due storiche istituzioni culturali bolognesi che collaborarono con Ciamician.