A quante persone piace la poesia? "Senza contare le scuole, dove è un obbligo, e i poeti stessi, ce ne saranno forse due su mille", così diceva Wisława Szymborska in una sua opera. In realtà, le poesie intrise di ironia del premio Nobel per la letteratura 1996 sono apprezzate da moltissime persone: erano un migliaio quelli venuti a sentirle, tre anni fa nell'Aula Magna di Santa Lucia, quando la poetessa arrivò a Bologna.
A pochi mesi dalla scomparsa, il Collegio Superiore, insieme all’Istituto Polacco di Roma, rende omaggio a Wisława Szymborska con "Impressa nella memoria", un incontro di immagini e parole per ricordare proprio la sua visita all'Alma Mater. L'appuntamento è per martedì 8 maggio, ore 16,30, ai Laboratori DMS (via Azzo Gardino, 65/a).
Nel corso dell’incontro sarà proiettato "La vita, a volte, è sopportabile. Ritratto ironico di Wisława Szymborska", un film documentario del viaggio dell’artista in Europa con interventi di Woody Allen, Vaclav Havel, Umberto Eco e Jane Goodall. Il film tratteggia bene carattere e modi della poetessa che era, nelle parole di Woody Allen, "profonda, ma conscia del suo obbligo di divertire il lettore".
Introdurrà l’incontro Jarosław Mikołajewski, direttore dell’Istituto Polacco di Roma. Tita Ruggeri, l’attrice che nel 2009 duettò con la Szymborska, leggerà alcuni versi della poetessa. La forza della poesia, scriveva Wisława Szymborska, è "La gioia di scrivere. Il potere di perpetuare. La vendetta d'una mano mortale".