Sarà questa volta protagonista il Juilliard Quartet, ensemble d'archi statunitense considerato da oltre un cinquantennio come la "Prima Famiglia" nel mondo della musica da camera statunitense: il Juilliard è stato, infatti, il primo quartetto americano a sostenere ardentemente la musica dei compositori da camera statunitensi del XX secolo, eseguendo spesso opere in anteprima assoluta, e ha risvegliato in America l'interesse per la musica da camera. Inoltre, per più di un trentennio il Quartetto Juilliard ha goduto di enorme fama come Quartetto Residente della Biblioteca del Congresso, avendo sostituito nel 1962 il Quartetto di Budapest.
Apprezzato in tutto il mondo per la grande chiarezza strutturale, la plasticità di fraseggio e l'irresistibile pulsione ritmica delle esecuzioni, il Quartetto ha al suo attivo un vastissimo repertorio che comprende circa 500 opere, e spazia da Haydn, Mozart e Beethoven, a Schubert e Brahms, al Novecento di Bartók o Elliot Carter, con frequenti incursioni nella musica dei più famosi jazzisti statunitensi. Ammirato per la profonda influenza che ha esercitato su molti importanti quartetti d'archi, il Juilliard continua a rappresentare un punto di riferimento nella formazione di nuovi e importanti ensemble americani.
Il Juilliard Quartet registra in esclusiva per Sony Classical sin dal 1949; con più di 100 incisioni, si colloca tra i più attivi del nostro tempo.
Il programma prescelto per il concerto di Musica Insieme comprende nella prima parte il Quartetto in do minore D 703 Quartettsatz di Franz Schubert ed il Primo Quartetto op. 7 di Béla Bartók, nel quale i tre movimenti si sviluppano in una macrostruttura unica, progredendo in un immaginario viaggio emozionale dal doloroso Lento iniziale alla gioia dell'Allegro vivace finale; dopo l'intervallo sarà la volta dell'opera 131 di Ludwig van Beethoven, dove il Maestro di Bonn raggiunge uno dei suoi massimi vertici compositivi, articolando il quartetto in sette movimenti genialmente fusi in un organico unicum formale.