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Torna all'Università di Bologna, ospite del Campus di Scienze degli alimenti di Cesena, il Workshop on the Developments in the Italian PhD Research on Food Science, Technology and Biotechnology. Il workshop è un appuntamento annuale che dà agli studenti di dottorato in campo alimentare la possibilità di presentare le proprie attività di ricerca tra pari e a confronto con ricercatori e docenti della comunità scientifica nazionale e internazionale. L'evento, ideato dal Coordinamento dei Dottorati di ricerca italiani e sostenuto dalle società scientifiche di riferimento SISTAL (Societa italiana di Scienze e tecnologie alimentari ) e SIMTREA (Società italiana di Microbiologia agraria, alimentare e ambientale), non veniva ospitato dall'Alma Mater da quindici anni.

L'incontro parte oggi e prosegue con un fitto programma di appuntamenti fino a venerdì. Una tre giorni cesenate, alla quale sono iscritti circa 250 partecipanti, che sarà focalizzata sull’innovazione alimentare, sfida continua per ricercatori, industrie, legislatori e responsabili dell’area vendita e della distribuzione alimentare. L'obiettivo è trovare soluzioni che rispondano alle richieste dei consumatori, sempre più orientati verso alimenti di buona qualità e piacevolezza, e che diano la possibilità di fornire benefici per la salute secondo i più avanzati sviluppi della ricerca in campo nutrizionale.

Le ricerche che vengono svolte nei programmi di studio dei corsi di dottorato di ricerca nel campo delle scienze e biotecnologie degli alimenti si collocano ai livelli più elevati della ricerca accademica. Si parla infatti di caratterizzazione qualitativa e funzionale di ingredienti e alimenti, sia tradizionali sia di innovazione, di tecnologie avanzate e innovative per il miglioramento della qualità e della shelf-life degli alimenti, sentza tralasciare argomenti di ricerca basilari come la sicurezza alimentare, la sostenibilità e il confezionamento.

Al Campus di Scienze degli alimenti di Cesena ci saranno 92 studenti di dottorato con i poster del lavoro svolto nei primi due anni, mentre saranno 35 le presentazioni orali da parte degli studenti all’ultimo anno, che sintetizzeranno il lavoro svolto nei tre anni del percorso di ricerca.