Le Folgorazioni figurative che illuminarono lo sguardo del giovane Pasolini
Partono le celebrazioni per il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, tra cui la mostra curata dal prof. Marco Antonio Bazzocchi, Roberto Chiesi e Gian Luca Farinelli che inaugura i nuovi spazi espositivi del Sottopasso di Piazza Re Enzo. Sconti sul biglietto per studenti e personale Unibo
Pasolini100: le iniziative per i 100 anni della nascita di Pier Paolo Pasolini a Bologna, la città dove nacque il 5 marzo 1922. Una mostra, un convegno, due pubblicazioni, una retrospettiva integrale, la distribuzione in tutta Italia di una selezione dei suoi film.
Folgorazioni figurative è la mostra a cura del prof. Marco Antonio Bazzocchi, Roberto Chiesi e Gian Luca Farinelli, dal 1° marzo al 16 ottobre presso il Sottopasso di Piazza Re Enzo. Promossa dalla Cineteca di Bologna, nell’ambito delle celebrazioni del Comune di Bologna e di quelle del Comitato nazionale per il Centenario della nascita di Pasolini, con il patrocinio dell'Università di Bologna, il sostegno del Ministero della cultura e della Regione Emilia-Romagna, la partnership con Trenitalia Tper e Tper, la mostra inaugura anche i nuovi spazi espositivi del Sottopasso di Piazza Re Enzo, nel cuore di Bologna.
Promozione per il personale e gli studenti di Ateneo: il personale docente e TA dell'Università di Bologna potrà acquistare il biglietto ridotto a 7 euro anziché 10 euro. Gli studenti al prezzo speciale di 5 euro.
Non si tratta di rammentare un semplice dettaglio anagrafico, ma di seguire una traccia, la traccia che Bologna ha lasciato nella formazione di una delle anime più sensibili del nostro Novecento, dalla nascita, appunto, agli anni del liceo e dell’università, con un maestro come Roberto Longhi che ne plasmò lo sguardo e lo instradò verso una passione, quella per l’arte figurativa, che lo accompagnerà lungo tutto il suo poliedrico percorso creativo. Una vera e propria folgorazione.
Come sottolinea Marco Antonio Bazzocchi, nel saggio introduttivo al catalogo della mostra, pubblicato dalle Edizioni Cineteca di Bologna, “Pasolini ha imparato a leggere i dipinti negli anni Quaranta, grazie all’insegnamento di Roberto Longhi, che nell’autunno del 1941, a Bologna, in via Zamboni 33, ha spiegato a un ristrettissimo gruppo di studenti le differenze tra la pittura di Masaccio e quella di Masolino. Per farlo ha usato una tecnica critica assolutamente nuova, proiettando sullo schermo dell’aula i vetrini che riproducono le immagini di alcuni particolari delle opere d’arte analizzate. Lì, dai particolari, dai frammenti di un’opera, Longhi ricostruisce lo stile dell’artista, sa distinguere le fasi del suo percorso, le sa mettere in rapporto con quello che viene prima ma anche con quello che verrà poi. Particolari e frammenti di realtà, un viso, una mano, un lembo di veste. Corpi sezionati, esaminati a pezzi, osservati come oggetti d’amore. Per Pasolini in quei vetrini si consuma una folgorazione dove prende posto tutto il suo mondo futuro: la sua idea della Realtà come oggetto unico di attenzione, il bisogno di leggere sempre nei volti l’alterità, la diversità, la spinta a uscire fuori di sé per conoscere il mondo, e infine la carica erotica. Ogni film di Pasolini è progressivamente la costruzione di una bellezza che saccheggia ampie zone dell’arte italiana o europea per ridare dignità espressiva a ciò che non la avrebbe. I suoi film, complessivamente, disegnano una storia dell’arte in forma di cinema”.
La mostra sarà quindi un itinerario figurativo all’interno dell’immaginario di Pier Paolo Pasolini: ogni sezione corrisponderà a uno snodo fondamentale del suo percorso artistico e formativo, dall’insegnamento di Longhi alla pittura friulana, dalla scoperta di Roma e del cinema all’amore per le culture arcaiche, alla condanna della massificazione consumistica. Il filo conduttore del percorso sarà dato dai dipinti e dai disegni dell’arte della grande tradizione italiana e internazionale e di quella contemporanea che Pasolini ha assorbito nel proprio sguardo e ha rielaborato e reinventato nelle sue opere creando un immenso sistema visivo-scritto. Ogni sezione avrà un tema centrale che verrà illustrato dalle riproduzioni pittoriche e dai testi di Pasolini che le accompagnano, oltre che da audiovisivi comprendenti sequenze dei suoi film e dei suoi interventi. Così l’intera opera di Pasolini e il percorso del suo pensiero e del suo immaginario verranno raccontati attraverso un montaggio di immagini che corrisponderà a un racconto visivo.
La mostra Pier Paolo Pasolini rappresenta il capitolo centrale, ma non unico, dell’omaggio che la Cineteca di Bologna dedica a Pasolini e che si compone inoltre di una pubblicazione, "Pasolini e Bologna. Gli anni della formazione e i ritorni", che verrà presentato nel giorno del compleanno di PPP, sabato 5 marzo, alle ore 17.30, in Biblioteca Salaborsa.
Ci sarà anche un convegno, allo Stabat Mater dell’Archiginnasio in programma il 3 marzo, alle ore 17.30, con gli interventi di Anna Tonelli, Marco Antonio Bazzocchi, Stefano Casi, Roberto Chiesi, Andrea Cerica, Stefania Rimini. Verrà presentato, poi, un altro volume, quello delle Lettere, edito da Garzanti, martedì 15 marzo, alle ore 21, nell’Aula Magna dell’Università di Bologna in Piazza Scaravilli, alla presenza di Graziella Chiarcossi.
E poi la retrospettiva integrale, sempre a Bologna, al Cinema Lumière, dei film di PPP e la distribuzione (in collaborazione con CSC – Cineteca Nazionale) su tutto il territorio nazionale di alcuni tra i titoli più rappresentativi, grazie al progetto Il Cinema Ritrovato. Al cinema, con il quale la Cineteca di Bologna porta da un decennio nelle sale italiane i classici restaurati.
Maggiori informazioni sul sito della Cineteca di Bologna.