Torna in campo l'osservatorio Moodwatcher, il progetto di monitoraggio dei sentimenti e degli umori dei cittadini bolognesi. Nato da un'idea dell'associazione Vitruvio e realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze statistiche dell'Università di Bologna, il progetto era partito ufficialmente con una rilevazione in occasione delle ultime elezioni comunali. Torna oggi mostrandosi in una doppia collocazione. Da un lato, con un evento aperto al pubblico - un work-show, come viene chiamato - ospitato nel programma del Green Social Festival (venerdì 4 maggio, ore 18, a Palazzo Gnudi). Dall'altro, con una serie iniziative che puntano a creare un sistema di moodwatching per il nuovo Piano strategico metropolitano.
"La prima - racconta Furio Camillo, il docente Unibo responsabile scientifico dell'osservatorio - è una ricerca che prova a raccontare come si parla di Bologna sul web". Per farlo sono stati raccolti ed esaminati 1300 testi pubblicati dal 2006 a oggi per delineare l'andamento dei sentimento dei cittadini nei confronti della loro città. "Il punto più basso si tocca nel 2007, quando sono emerse le prime notizie sulla crisi e le discussioni sul presunto degrado cittadino. C'è poi una crescita alla fine del 2009 per arrivare oggi ad un assestamento intermedio".
Moodwatcher ha poi analizzato gli interventi principali ascoltati lo scorso 29 marzo al forum di lancio del Piano strategico metropolitano: un'analisi sentimetrica che mette al centro le parole chiave "futuro", "sfida", "crisi", ma anche i concetti di "globalizzazione" e "internazionalizzazione". Dagli stessi interventi, sono state anche estratte dodici affermazioni emblematiche che in queste ore sono sottoposte al giudizio di un campione rappresentativo di cittadini bolognesi.
I risultati di tutte queste rilevazioni saranno la base di partenza per il work-show di venerdì 4, in programma dalle 18 a Palazzo Gnudi. Tra i partecipanti, ci saranno i docenti Unibo Giovanna Cosenza e Massimiliano Marzo, Daniela Galvani e Andrea Sesta di Im-possible Living, lo psicologo e formattore di Teatro d’impresa Paolo Vergnani, Giacomo Beccari di Ciclostile Architettura, Federico Montanari di CUBE e Federico Neri di
Synthema, esperto di tecnologie per il textual opinion mining.