Unibo Magazine

Il Pro Rettore Grandi, il Preside di Scienze Politiche di Forlì, Gilberto Capano, Francesco Privitera e il co-direttore del Master, Stefano Bianchini, hanno partecipato a Sarajevo alla Cerimonia di chiusura della VI edizione.

Il Pro Rettore Grandi ha ricordato che nei primi sei anni di esistenza, il Master ha formato più di 160 studenti provenienti da oltre venti paesi. In tal maniera, il Programma ha infranto nuove barriere e stabilito un importante precedente di cooperazione inter-universitaria all’interno dell’ area dell’Europa del Sud Est. Si tratta di una iniziativa unica per entità e livello di continuità. Il programma coinvolge infatti una rete di Facoltà universitarie che rappresentano sia i paesi dell’Europa del Sud-Est , sia gli stati membri dell’Unione Europea.

Il Prof. Bianchini ha ricordato che nei suoi contenuti didattici, il Programma considera importanti obiettivi  dell’area del Sud Est Europeo di oggi, quali il ruolo dell’ etnicità e del nazionalismo in politica, i diritti dei gruppi minoritari e le modalità di inclusione ed esclusione. In primo piano rimane sempre la salvaguardia dei diritti umani all’interno del più ampio sistema Europeo . In relazione a ciò, il fatto che ad ogni lezione partecipino studenti provenienti da ogni parte dell’area, dimostra sia l’esistenza di un sano equilibrio di rappresentanza etnica, sia l’efficacia di una operazione in atto di costruzione di una comunità che abbia conseguenze  positive di vasta portata per il futuro dei laureati che entrano nel mondo del lavoro. I fatti dimostrano che essi potranno contribuire con successo ad uno sviluppo politico, sociale ed economico nel più ampio sistema europeo.

Il Preside Capano ha espresso la soddisfazione della sua Facoltà per questo tipo di iniziative di internazionalizzazione.

Nel suo intervento, l’Ambasciatore d’Italia in Bosnia-Erzegovina, Alessandro Fallavollita, ha affermato l’interesse strategico dell’Italia per questo territorio e l’importanza del Master (che gode di un contributo del nostro Ministero degli Esteri e dell’Unione Europea) nell’offrire prospettive di occupazione significative ai giovani di tutta l’area.