"Un atto dovuto, che abbiamo però tutti fortemente voluto", le parole del Rettore al momento della consegna della pergamena di laurea nelle mani della madre di Francesca Esposito, la studentessa tragicamente scomparsa il 23 marzo scorso, il giorno prima della discussione della tesi che le avrebbe fatto conseguire il titolo di dottore in ingegneria edile-architettura.
Per l'Ateneo erano presenti il Preside della Facoltà di Ingegneria, Prof. Pier Paolo Diotallevi, il Prof. Giorgio Praderio, relatore della tesi e il Prof. Gianluca Fiorentini, Prorettore alla Didattica. "Con il pieno consenso del Senato Accademico, siamo andati al di là dei vincoli burocratici della legge scritta, interpretandola alla luce di elementi sostanziali più che formali e mettendo al centro le ragioni dello studente e della comunità universitaria" ha detto il Rettore.
Un impegno, quello di far riconoscere formalmente la conclusione del percorso di studi, di cui il prof. Praderio assieme al prof. Monti, Presidente del corso di Laurea, e al prof. Mingucci, Presidente della II commissione di tesi, si erano fatti carico davanti a parenti, amici e compagni di studi di Francesca. Al prof. Praderio è spettato il compito di ricordare il lavoro di tesi di Francesca: "un lavoro straordinario, di massimo impegno su un tema molto attuale, come quello del piano casa applicato alla realtà bolognese".
Copia della tesi è stata donata dalla famiglia all’Ateneo "perché il lavoro di Francesca non venga dimenticato e i suoi appunti e i suoi studi possano essere prezioso aiuto anche per altri ragazzi".
Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, Raffaella Inglese, responsabile della biblioteca a cui è stato donato il materiale, e Andrea Lucaroni, correlatore della tesi. Presenti anche i due laureandi che hanno lavorato con Francesca alla revisione collettiva degli elaborati finali, secondo una modalità didattica specifica della Facoltà di Ingegneria.