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Ddl Moratti: assemblea in Aula Magna

Dopo le manifestazioni che nei giorni scorsi hanno portato in piazza studenti e ricercatori, il Rettore ha convocato in Aula Magna un incontro a cui tutto il Corpo Accademico è invitato a partecipare per riflettere sulla riforma dello stato giuridico della docenza.
L'Aula Magna di Santa Lucia durante una cerimonia Venerdì 29 ottobre alle ore 15.30 l'Aula Magna di via Castiglione 36 diventerà il teatro per una riflessione collettiva sulla riforma dello stato giuridico della docenza. L'assemblea, a cui il Rettore ha convocato tutto il Corpo Accademico e i Ricercatori, arriva a coronamento di giorni di intensa mobilitazione per l'Ateneo. Mercoledì i ricercatori, spalleggiati dagli studenti delle scuole superiori, hanno marciato per le vie della città, facendo visita sia alle autorità comunali che a quelle provinciali. Nel corso delle settimane scorse, il Senato Accademico aveva fatto proprio il documento con cui la Crui sottolineava la necessità di una revisione profonda del ddl Moratti. E proprio oggi (giovedì 28 ottobre, N.d.R.), al margine di una conferenza stampa a Palazzo Poggi il Rettore è tornato sul tema: "L'Università di Bologna - ha detto Calzolari - si è sempre schierata al fianco dei propri ricercatori. Non a caso è l'unico Ateneo che per trattenere i suoi giovani è ricorsa ad assegni ad personam".

Bologna non è certo sola in queste azioni di protesta. Come si può constatare dalla rassegna stampa giornaliera della Crui - Conferenza dei Rettori Italiani - i recenti interventi di riforma sull'Università hanno infatti scatenato reazioni in tutti gli atenei italiani. Solo per citare qualche esempio, Guido Fabiani, Rettore dell'Università Roma Tre, ha paventato atti di disobbedienza e infrazioni alla legge in caso di proroga del blocco delle assunzioni. Al Rettore dell'Università di Cagliari è stato chiesto di aprire le porte della prossima riunione del Senato Accademico per rendere pubblico il dibattito sulla riforma dello stato giuridico della docenza. Gli Atenei veneti di Venezia, Padova e Verona hanno visto sfilare molti loro rappresentanti per i calli della città lagunare. E in Toscana riunioni di protesta hanno invaso il cuore delle città: piazza del Campo a Siena e il Campo dei Miracoli a Pisa.