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Copertina del libro L'esemplare, o sia saggio fondamentale pratico di contrappunto

L’esemplare, o sia saggio fondamentale pratico di contrappunto

Autore: Elisabetta Pasquini

Editore: Leo S. Olschki

Nel saggio nato dalla ricerca dottorale di Elisabetta Pasquini sono discusse la genesi, la struttura didattica e la ricezione del trattato in cui, verso la metà del Settecento, padre Giovanni Battista Martini esaminò i fondamenti della composizione a più voci.

"Nell’estate 1775 padre Giambattista Martini, quasi settantenne, porta a compimento la stampa dell’Esemplare, o sia Saggio fondamentale pratico di contrappunto". Inizia così, illustrando la genesi del testo, l’elaborato di Elisabetta Pasquini dedicato al saggio di teoria e didattica della musica di Giovanni Battista Martini, frate francescano meglio noto come padre Martini.

Il compositore e teorico musicale francescano elaborò una riflessione fondata su un iter per exempla molto originale per il contesto dell’epoca. Elisabetta Pasquini analizza le ragioni che generarono tale scelta, ripercorrendo tutte le vicende professionali che l’autore attraversò dal concepimento dell’opera sino alla sua pubblicazione. Pasquini riflette inoltre sulla struttura didattica dell’Esemplare, concludendo il suo studio soffermandosi sull’apparato documentale che attesta il modo con cui i contemporanei recepirono, spesso polemicamente, il trattato.

Il volume, edito da Leo S. Olschki all’interno della collana Historiae Musicae Cultores diretta dal prof. Lorenzo Bianconi, è frutto degli studi compiuti da Elisabetta Pasquini per la dissertazione dottorale in musicologia conclusa all’Università di Bologna nel 2001. L’opera, che si caratterizza per la pubblicazione di alcune riproduzioni del manoscritto originale, tenta di colmare il vuoto che negli studi di musicologia circonda il metodo didattico elaborato da Padre Martini, figura nota a tutti i maggiori esponenti del musica del Settecento: Jommelli e Johann Cristian Bach furono coloro che lo seguirono più assiduamente, ma anche il giovane Mozart lo conobbe quando transitò a Bologna per esame dell’accademia filarmonica.

Il saggio, completato da un indice dei nomi utile per scorrere l’ampio numero di testi che compone la terza sezione, è stato pubblicato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna e dell’Alma Mater Studiorum.