Che serata nell’aula Prodi di San Giovanni in Monte. E quanti numeri. Tra le presenze (almeno duecento i giovani che hanno affollato l’aula) degli studenti e quelle delle autorità. C’era il presidente del Cus Bologna, Francesco Franceschetti e il numero uno del comitato per lo sport universitario, Giulio Cesare Carloni. C’era Leonardo Coiana, massimo esponente del Cusi, e Renato Rizzoli, dirigente di grado più elevato del Coni petroniano. E ancora il pro rettore vicario, Luigi Busetto, Salvatore Squatrito, preside della facoltà di Scienze Motorie, Anna Patullo, assessore comunale allo sport, Franco Verardi, presidente del Panathlon Club Bononia e Alberto Montanari, presidente della Fidal Emilia Romagna.
Una serata suggestiva condotta con grande abilità da Renato Nicolai, segretario generale del Cus Bologna, sempre più bravo a coinvolgere i premiati e a dialogare con i presenti. Tra i primi, appunto, il ‘padrone di casa’, Francesco Franceschetti, presidente di un ente che tra qualche mese taglierà un traguardo prestigioso, quello dei sessant’anni di vita.
"Ringrazio tutti per la presenza in questa sede – dice Franceschetti -. Noi del Cus Bologna intendiamo lo sport come un compagno di studi. Ma è anche un modo per capire che lo sport, in futuro, potrà essere anche un compagno di vita". Sottolinea il grande feeling con la facoltà di Scienze Motorie: segno che Cus Bologna e Alma Mater Studiorum viaggiano ormai a braccetto. "Possiamo essere e siamo – sottolinea Franceschetti – un grande laboratorio per la facoltà di Scienze Motorie, una realtà che vogliamo appoggiare per favorire la sua crescita. E, contemporaneamente, ci sentiamo appoggiati proprio dalla stessa facoltà per portare a compimento il nostro processo di maturazione".
Annuisce convinto il numero uno di Scienze Motorie, Salvatore Squatrito. Il Cus Bologna è una realtà importante, in ambito bolognese, che regala sport e opportunità legate al mondo sportivo a più di dodicimila studenti. Organizzando corsi, campionati, tornei e convegni. Come quello recente di Rimini, della Iask, del quale parla anche Squatrito.
Le borse di studio. Dal 1997, per prima in Italia, l’università di Bologna ha istituito la borsa di studi per meriti sportivi che intende premiare gli studenti particolarmente meritevoli. Quest’anno i premi sono stati per Matteo Ansaloni, per anni punto di forza della rappresentativa universitaria di basket, iscritto alla facoltà di Scienze Motorie; Laura Carboni, distintasi nel tiro a segno e per la media altissima a Giurisprudenza; Emilano Corona, orienteering e Lettere e Filosofia; Margherita Cumani, ingegnere (in futuro) con la passione per il mezzofondo; Irene Donè pure lei in atletica e in Scienze della Formazione; Giacomo Noferini; iscritto a ingegneria meccanica e campione universitario di basket; e Filippo Polgrossi, scienze motorie, nonché eroico componente della formazione di rugby a sette (con il Cus Bologna costretto a giocare in sei per troppi infortuni). Assenti giustificati poi Daniele Frascari, Tanja Piergallini, Sibilla Di Vincenzo, Filippo Politi e Michela Guizzardi.
I tornei. Quasi quattromila gli studenti che hanno preso parte a tornei e campionati. Premiati dall’assessore comunale allo sport, Anna Patullo, sono saliti sul palco A. C. Erto (campione di calcio a 5 indoor con Maurizio Mammì), ancora A. C. Erto (calcio a 5 maschile primaverile con Silvio Noce), Benfica (calcio a 5 femminile primaverile con Chiara Lepori); basket primaverile (Armata Brancaleone con Alessandro Boni), volley primaverile (Capitan Uncino con Giovanni Monopoli), calcio a 5 estivo (Santi Tiratori con Antonio Scaramuzzi), beach volley (Zurlì con Andrea Carpinetti), tennis (Luca Pareschi), calcio a 7 primaverile (Settebello).
I campioni di Catania. Ricca di soddisfazione l’edizione 2005 dei campionati universitari. A Catania il Cus Bologna ha partecipato alle finali con oltre cento atleti nelle diverse discipline. In totale sei titoli e 19 medaglie. Spicca, nell’anno dello scudetto della Fortitudo e della promozione in serie A della Virtus, il titolo della pallacanestro, vinto per la terza volta da allenatore da Alessio Fasone e per la terza volta, da team manager, da Matteo Tassinari. Gli altri protagonisti del pallone a spicchi, in rigoroso ordine alfabetico, sono Nicola Braggio (Economia Aziendale); Fabio Brandoli (Economia e Commercio); Michele Brina (Ingegneria Edile); Riccardo Ceresi (Economia); Gianmarco Lodi (Giurisprudenza); Jordan Losi (Scienze Motorie); Giorgio Masini (Ingegneria); Giacomo Noferini (Ingegneria Meccanica); Filippo Politi (Lingue e Letterature Straniere); Davide Pulvirenti (Scienze Motorie); Giulio Salvucci (Scienze della Comunicazione); Antonio Serra (Economia). Gli altri Andrea Ufficiali (Scienze della Comunicazione) nella spada; Cinzia Donati (Ingegneria) nell’arrampicata sportiva; Daniele Frascari (Scienze Motorie) nel taekwondo; Sibilla Di Vincenzo (Giurisprudenza) nella marcia; Luca Galletti (Giurisprudenza) nei 400 piani ed Ester Balassini (Scienze della Formazione) nel lancio del martello.
Gli altri premi. Il premio fair play, intitolato alla memoria di Rudi Cavallo, è finito nella mani di Gabriele Rizzo del Deportivo Carnival. Renato Rizzoli, presidente del Coni di Bologna, ha consegnato i riconoscimenti per i campionati vinti a Mauro Monaco, capitano degli Outsider (basket), Andrea Spataro, portiere degli A. C. Erto (calcio a 5); e Fabio Di Base dei Bart (calcio a 7). Per quel che concerne le realtà regionali premiate Le indecise (Cesena, torneo estivo di calcio a 5 femminile); N.E.C. (Forlì, torneo di basket 3 contro 3 con Carlo Cesari), General Hospital (Ravenna, memorial Santini di calcio a 5, con Andrea Rondoni); Canafoia (Rimini, trofeo Federico Fellini di calcio a 5). E ancora per il campionato regionale di calcio a 5 il Cusb Ravenna (Roberto Borghesi) e per i giochi sportivi studenteschi Roberto Righi (liceo Righi) e Renzo Rossi (liceo Manzoni).
L’omaggio a Facondini. Un discorso a parte, infine, lo merita Gianpiero Facondini. Anche perché, per la prima volta, in occasione di questa festa, il Cus ha deciso di premiare un suo dirigente. Da gustare la motivazione: "Allenatore di atletica leggera negli anni Settanta, si cimenta con l’organizzazione del settore promozionale negli anni Ottanta, quindi lavora alla ristrutturazione della contabilità e del bilancio. Organizza le rappresentative universitarie e promuove l’attività dei tornei e dei corsi. Dirigente di alta cultura sportiva e sociale, dà una moderna impronta ai tornei e ai campionati. La sua intelligenza versatile gli permette di contribuire con preziosi consigli alla riorganizzazione dell’archivio alla corretta impostazione di numerose convenzioni e contratti. Prodigo di consigli ha fatto e continua a fare scuola, tra gli attuali quadri del Cus, permettendo a tutti di crescere e di distinguersi nella dirigenza. Oggi sostiene con competenza, sagacia ed equilibrio numerosi progetti rivolti alla formazione dei giovani in età scolare. Quando al Cus si ha bisogno di un consiglio, tutti sanno a chi rivolgersi: ne ha sempre per tutti".