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Dal Magnifico Rettore sulla dirigenza di Ateneo

Il Magnifico Rettore risponde con una nota ad alcuni elementi di una recente polemica sulla dirigenza di Ateneo.
torre della Specola

In questi giorni sono stati diffusi, sia internamente che attraverso la stampa, comunicati relativi ai dirigenti dell’Ateneo.

Si tratta di comunicati che "interpretano" liberamente ed arbitrariamente dati ed elementi esposti nelle delibere del Consiglio di Amministrazione, ed espongono informazioni non corrispondenti al vero.

Per queste ragioni, e poiché – cosa ancor più grave -  da questi comunicati si potrebbe essere indotti a ritenere che l’Ateneo non operi nella legittimità, e che i suoi dirigenti non siano persone all’altezza del loro ruolo, è bene che vengano innanzitutto chiariti i seguenti aspetti:

1) come per tutti i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, anche per il personale dell’Università di Bologna - dirigenti, docenti, ricercatori,  personale tecnico amministrativo – la retribuzione  è quantificata dalla Legge o dai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL). Le norme di riferimento sono il CCNL Dirigenza – Area 1 quadriennio normativo 1998/01 e il CCNL II biennio economico 1998/01, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale e quindi consultabili da chiunque.
L’Università di Bologna applica queste norme relative al trattamento economico sia ai propri Dirigenti di ruolo, sia ai Dirigenti con contratto a tempo determinato;

2) nei comunicati in argomento i dati relativi ai dirigenti, peraltro errati, si riferiscono al costo per l’ente. I dati relativi ai professori si riferiscono al lordo dipendente. Nel primo caso, quindi, sono superiori, nel secondo, di converso, sono inferiori. Ad ogni modo, poiché le retribuzioni non vengono definite liberamente dall’Ateneo, ma da norme superiori, non sta comunque né all’Amministrazione, né al singolo, entrare nel merito di esse.

3) Per l’indennità di risultato poi, va ricordato che le percentuali indicate non si calcolano sull’intera retribuzione, ma solo su una parte di essa, quindi l’ordine di grandezza è molto diverso.

4) Sulla valutazione, va ricordato che i dirigenti presentano per ogni anno relazioni a preventivo e relazioni a consuntivo – alle quali sono allegati elementi a dimostrazione del conseguimento degli obiettivi -  e che queste relazioni sono a disposizione del Consiglio di Amministrazione.

Ovviamente, non è a disposizione di chiunque, e quindi neppure dei consiglieri, la parte della valutazione che attiene agli elementi dei comportamenti organizzativi e ai commenti scritti da valutato e valutatore in ordine ad eventuali particolari casi di successo (es. premi ricevuti dall’esterno o  feedback provenienti da terzi) e alle azioni di miglioramento cui sia valutati che valutatore  decidono di applicarsi per il futuro. E questo è quanto avviene in ogni organizzazione, anche meno complessa e articolata della nostra.

Con maggiore aderenza ai dati di fatto si potrà forse più facilmente proseguire, anche negli Organi Accademici, il percorso di buoni risultati e di collaborazione che ci ha portati in posizione di rilievo nel panorama degli atenei italiani ed europei. 

Il Magnifico Rettore