Autore: Ugo Bruschi
Editore: Bononia University Press
Prezzo: 35 euro
Dici "fucina" e pensi a una bottega illuminata a tratti da un fuoco crepitante, in cui risuonano i colpi sonori di un martello che batte il ferro, un luogo in cui qualcosa viene forgiato. Ma se la prima immagine richiama alla mente il lavoro del fabbro, con il termine "fucina" si fa riferimento anche ad un luogo dal significato più ampio, in cui l'arte del forgiare non si lega più soltanto ad oggetti in ferro, ma finisce per acquistare un senso più ricco ed allargato.
Ugo Bruschi utilizza tale ambiente di richiamo medievale nel titolo di questo volume proprio per sottolineare l'attività continua di formazione e modellamento che emerge dall'analisi dei documenti legati al mestiere notarile. "La fucina dei notai", dice pesentando il libro, "è il luogo dove i notai forgiano i propri strumenti di lavoro, ovvero quelle formule in cui traducono gli svariati regolamenti di interesse cui le parti chiedono loro di dare forma giuridica, ma è anche, contemporaneamente, quello dove gli stessi notai vengono plasmati, vuoi dalla scienza giuridica (e in special modo dall'ars notaria), vuoi da altri influssi".
Dottore di ricerca in Storia del Diritto Italiano e diplomato in Archivistica, Paleografia e Diplomatica, Bruschi realizza una ricerca puntuale e approfondita che partendo dallo studio dell'attività notarile punta ad arrivare a ricostrure l'aspetto della dottrina. "Attraverso l'osservazione delle formule concretamente utilizzate dai notai al momento di rogare determinati contratti", scrive nell'introduzione, "ho cercato di cogliere il segno della penetrazione nel mondo dei pratici delle elaborazioni e delle proposte dei maestri, con un confronto serrato tra l'evoluzione degli atti nella pratica e il parallelo percorso che si compiva nei formulari della scienza".
La ricerca di Bruschi analizza puntualmente diversi tipi di contratti, citando ed esplorando una serie di fonti tratte da un contesto spazio-temporale ben delimitato. I documenti oggetto dello studio si collocano infatti all'interno del periodo compreso tra il 1175 e il 1250 e provengono dalle città di Bologna, Imola e Forlì.
"Nella fucina dei notai. L'Ars Notaria tra scienza e prassi a Bologna e in Romagna (fine XII - metà XIII secolo)", volume che rientra nella collana "Studi e memorie per la storia dell'Università di Bologna", riscopre gli antichi strumenti notarili e ricostruisce, con un'analisi attenta e precisa, le evoluzioni e il modellamento nel tempo delle pratiche di questa storica professione.