3 Luglio 2007
Il tempo a teatro. Attori, drammaturgie, eventi dal Settecento all'età della regia
Autore:
Paola Daniela Giovanelli (a cura di)
Editore:
Clueb
Prezzo:
18 euro
Una serie di interventi di esperti, studiosi e docenti per analizzare le evoluzioni del tempo drammaturgico negli ultimi tre secoli di storia del teatro
"Naturalmente dobbiamo pensare al plurale: eventi e occasioni storico-sociali, tempi drammaturgici, dell'allestimento, della rappresentazione, della ricezione e, prima ancora, i tempi del lavoro dell'attore con i quali interagiscono i suoi stessi personali e mutevoli ritmi biologici e psicologici". Si apre con un appello alla pluralità il saggio introduttivo del volume "Il tempo a teatro. Attori, drammaturgie, eventi dal Settecento all'età della regia", curato da Paola Daniela Giovanelli. Plurale perché sono diversi i percorsi, i "tracciati fenomenologici" attraversati dal teatro nel corso dei secoli, prima di raggiungere l'attuale coscienza della temporalità. E diversi sono i "valori dinamici" che a tali percorsi si sono interrelati.
Attraverso sette interventi e un'intervista che la curatrice realizza a Claudio Meldolesi ("Polifonie e chiaroscuri della prima regia italiana"), questo libro attraversa il tempo dell'evoluzione degli ultimi tre secoli di teatro ricercando i modi e le forme dell'evoluzione di quello che è chiamato il tempo drammaturgico. "Il controllo ritmico dello spettacolo, costruito oggi prevalentemente dal regista, è stato a lungo lavoro del solo attore", scrive ancora nel saggio introduttivo Paola Daniela Giovanelli. Le cose sono cambiate solo in tempi relativamente recenti con l'età della regia.
"Il tempo a teatro", allora, esplora i mondi delle fiere settecentesche, con Marina Calore ("Tempo di fiere, tempo di teatri") e analizza il lavoro sui tempi realizzato da Vincenzo Monti, con il saggio di Gerardo Guccini ("Tempi drammatici e tempo vissuto: il caso Monti"). Presenta "Il ritmo scenico degli attori di Strindberg", grazie al lavoro di Franco Perrelli, studia il teatro dannunziano con Stefano Scioli ("Appunti sul tempo mitico nel teatro di Gabriele D'Annunzio") ed esplora la dimensioni fondamentali grazie a Lorenza Miretti ("Il tempo e lo spazio non morirono ieri"). Non mancano poi un saggio di Laura Mariani "L'attrice e la vecchiaia nel Novecento italiano" e l'intervento "Il presente in-attuale della critica", realizzato da Noemi Billi.
La curatrice dell'opera, Paola Daniela Giovanelli, è docente di Letteratura italiana e Letteratura teatrale italiana presso l'Università di Bologna. Studiosa di drammaturgia e storia del teatro e dello spettacolo, in particolare per quel che riguarda il periodo otto-novecentesco, è autrice di numerose pubblicazioni e di varie sceneggiature per la RAI. Ha curato trasmissioni radiofoniche sulle attività teatrali della Regione Emilia-Romagna ed è stata critico teatrale presso diverse testate nazionali.