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Medioevo al tramonto? - Copertina

Medioevo al tramonto?

Autore: Beatrice Borghi (a cura di)

Editore: Edisai Editore

Prezzo: 15 euro

Impreziosito da un'intervista al noto storico Jacques Le Goff, un libro che sottolinea l'importanza dello studio e dell'insegnamento della "età di mezzo" per comprendere al meglio la storia di ieri e quella di oggi

"Fin da quando fu individuato come periodo peculiare della storia dell'Occidente, il Medioevo è stato percepito con apprezzamenti contrapposti e paralleli: epoca di massima inciviltà e, al tempo stesso, cornice ideale per l'avventura, il mistero, l'epica, le tragedie d'amore e di morte. Nei suoi confronti pertanto convivono considerazioni negative riconducibili a generalizzazioni, semplificazioni e pregiudizi, e considerazioni positive in riferimento agli spunti offerti dalle opere letterarie e cinematografiche".

Così scrive la curatrice Beatrice Borghi nell'introduzione al volume "Medioevo al tramonto?", che raccoglie gli atti dell'omonima tavola rotonda svoltasi presso l'Aula Absidale di Santa Lucia, il 18 ottobre 2005 nell'ambito de "La Festa della Storia". Una serie di interventi che, superando pregiudizi e luoghi comuni sulla "età di mezzo", raccontano l'importanza di quei secoli per la contemporaneità e l'importanza, di conseguenza, dell'insegnamento del Medioevo nelle scuole e nelle università.

"Raccontandoci come hanno vissuto ed agito gli uomini del passato - scrive ancora Beatrice Borghi -  la storia ci può aiutare a vivere e ad agire, nel senso che consente d'intendere il passato che è vivo in noi ed intorno a noi, ed il nostro stesso presente, che di quel passato è almento in parte frutto e conseguenza: di una percezione che ci dà maggiore consapevolezza".

Punto di partenza del volume è un'intervista a Jacques Le Goff realizzata da Daniela Romagnoli, nella quale il noto storico parla dello studio e dell'insegnamento della storia medievale, non mancando di sottolineare più volte come la storia sie memoria. Segue un intervento di Rolando Dondarini, promotore de "La Festa della Storia" ed ideatore della tavola rotonda, dal titolo "Medioevo al tramonto? I perché di un interrogativo inquietante", e un'altro interrogativo accompagna lo scritto di Chiara Frugoni: "Perché bisogna studiare la storia". Altri tre sono poi i contributi di cui si compone il volume: quelli di Franco Cardini ("La storia reinventata"), di Massimo Montanari ("Il tramonto del Medioevo") e di Francesco Cesare Casula ("Medioevo al tramonto?").

"Tutto ciò che resta alle spalle - conclude Beatrice Borghi nell'introduzione - rimane muto, non ci parla se noi non lo facciamo parlare e rivive attraverso la nostra curiosità, i nostri interessi, il nostro bisogno spirituale di oggi".