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Brevetti, competenze, collaborazioni: l’Università di Bologna a Research to Business

Brevetti, progetti e prodotti nati dalla ricerca, oltre ad Alma Food e Alma Heritage Science, i primi due Integrated Research Team di Ateneo: l'Università di Bologna sarà tra i protagonisti della quarta edizione di R2B - Research to Business, in programma per giovedì 5 e venerdì 6 giugno al Quartiere Fieristico
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Lavorare in modo integrato ognuno nel rispetto delle proprie competenze e obiettivi. L’Ateneo bolognese crede fermamente nella collaborazione fattiva tra scienza e tecnica, tra università e imprese, e numerose sono state le iniziative messe in campo negli ultimi anni che hanno portato allo sviluppo di progetti regionali, nazionali ed europei ad alto contenuto innovativo e su tematiche di interesse comune.

Saranno proprio le competenze, i progetti, i brevetti e i risultati della collaborazione con le imprese a costituire il bagaglio con il quale l’Ateneo di Bologna si presenterà alla quarta edizione di Research to Business i prossimi 5 e 6 giugno presso il quartiere fieristico di Bologna.

In alcuni casi si tratta di collaborazioni inattese, come quella nata tra il Sistema museale di Ateneo e il gruppo Altay, importante azienda internazionale. Una collaborazione che ha portato alla realizzazione di modelli di primati per scuole e studenti. L’idea nasce da una domanda specifica del mercato educational che chiede sempre più frequentemente questo tipo di ausili. Un’esigenza che poggia su motivazioni economiche ma soprattutto di protezione delle grandi scimmie antropomorfe. All’Università di Bologna, l’azienda ha trovato non solo i reperti dai quali creare i modelli ma anche le conoscenze necessarie alla realizzazione di un prodotto di alto valore aggiunto che unisce le più moderne tecniche di design e prototipazione con le conoscenze specifiche disponibili in un dipartimento universitario.

Per la manifestazione sono inoltre stati scelti alcuni degli ultimi brevetti nati in casa Unibo, come il modulo fotovoltaico integrato, composto da un circuito stampato sul quale vengono installate le celle solari e l’utilizzatore dell’energia generata. Il modulo ha applicazioni nel settore aerospaziale e vantaggi utilizzabili ovunque sia presente un sistema alimentato ad energia solare. Numerosi i brevetti del settore agro-alimentare come il procedimento di illimpidimento "alternativo" per il trattamento di oli vergini torbidi che impiega un gas inerte e consente di ottenere un prodotto migliore in termini di qualità organolettica, nutrizionale e stabilità in conservazione.

In fiera sarà inoltre possibile  fare conoscenza con i neonati Alma Food e Alma Heritage Sciece, i primi due Integrated Research Team di Ateneo. Organizzazioni di ricercatori e professori, riuniti in un grande gruppo interdisciplinare che offre scienza e servizi innovativi nel settore agroalimentare in un caso e per i beni culturali nel secondo. Due squadre che mettono in gioco competenze trasversali e ambiti disciplinari diversi.

Dalla produzione primaria al consumatore, passando per sicurezza alimentare, salute, qualità e produzione sostenibile, gestione della catena alimentare, comunicazione, le competenze dei gruppi di ricerca riuniti in Alma Food integrano tutti gli aspetti del settore agro-alimentare. Il gruppo di Alma Heritage Science è invece attivo in diverse aree di indagine tecnico scientifiche, quali la diagnostica ed il monitoraggio di beni, lo studio dei materiali e dei metodi di restauro, fino a considerazioni relative ad aspetti territoriali, strutturali, energetici e ambientali.

E l'Università di Bologna avrà una parte anche alla presentazione del nuovo Laboratorio Aer-Tech, nato dall'unione di Larer, Starter e T3Lab, che si occuperà della ricerca su applicazioni industriali per i settori automazione, healthcare, automotive, elettronica.