Pietro da Bologna: il difensore dei Templari

Le biblioteche e le librerie sono piene di libri più o meno divulgativi sull’epopea dei Templari. L’argomento è di grande impatto mediatico e molto utile quindi per stimolare l’interesse per la Storia. Ma la lunga notte di oblio e di damnatio memoriae che hanno dovuto subire i Templari tra il XIV e il XVI secolo ci ha privato di molte fonti certe per poter ricostruire la loro vicenda.

Con questo volume, pubblicato da Bononia University Press, Giampiero Bagni traccia i luoghi templari esistenti nel bolognese e gli avvenimenti che hanno visto coinvolto l’Ordine a livello locale tra la fine del XIII secolo e il suo scioglimento. Un libro sospeso tra ricostruzione storica ed epopea documentata per narrare le vicende, i luoghi e la storia dei templari bolognesi.

"Lo strisciare delle catene sul bordo del lurido carro con il quale erano portati verso l’isola della Senna era l’unico rumore che Jacques de Molay riusciva a sentire, immerso com’era nei suoi pensieri osservando il suo amico e commilitone Geoffrey de Charnay, mentre il sole faceva capolino livido nella bruma di un freddo marzo parigino. Pensava a come avevano resistito per ben 7 anni, fino a quella fine d’inverno del 1314, nelle carceri di Filippo il Bello, re di Francia, a come la loro difesa portata avanti dal loro fratello Pietro da Bologna, dell’Ordine Templare, fosse stata resa vana dai roghi accesi dal Vescovo di Parigi. Pensò che non aveva paura di morire perché si sentiva nel giusto ma che tra le fiamme del rogo che li attendeva in quella pira preparata sull’isola, avrebbe portato con sé nella morte anche i suoi aguzzini: Papa Clemente V e Filippo il Bello". E così avvenne. Filippo morirà il 20 aprile 1314 e Papa Clemente V il 29 novembre 1314.