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L'oro più bello arriva dal basket

Tredicesimo titolo dal 1946 a oggi, il quarto negli  ultimi sette anni. La pallacanestro universitaria bolognese torna campione battendo in finale quel Cus Genova da cui nel 2007 era stata beffata
L'oro più bello arriva dal basket

E' da sempre il titolo più agognato e desiderato. Non è un caso che il Cus Bologna, uno dei simboli di BasketCity, vinca proprio il titolo universitario nella pallacanestro. E' il tredicesimo titolo dal 1946 a oggi, il quarto negli  ultimi sette anni che hanno fruttato pure un argento e un bronzo (da dimenticare solo la partecipazione della passata stagione, a Pisa).

Vince il Cus Bologna davanti allo sguardo entusiasta del suo presidente, Francesco Franceschetti. Vince il Cus Bologna e, battendo il Cus Genova, si toglie di dosso un fantasma che aleggiava sulla panchina biancorossa dal 2007. Da quando, appunto, il Cus Bologna, favorito, perse in finale dal Cus Genova, che pure era già stato battuto nei gironi eliminatori. Una tabellata finale, quella del 2007, che non aveva fatto dormire il coach, Alessio Fasone, né tantomeno Jordan Losi, ieri leader in campo oggi team manager (per raggiunti limiti di età, agli universitari non può giocare chi ha più di 28 anni).

Una tabellata che i liguri avevano utilizzato alla vigilia del match per prendere in giro, goliardicamente, i nostri. Già, perché anche quest'anno il Cus Bologna aveva battuto Genova nei gironi eliminatori. Poi, l'incubo finale con gli sfottò genovesi: "La storia si ripeterà".

Invece finisce 99 a 88 per il Cus Bologna al termine di una partita straordinaria e, dalla panchina biancorossa, mentre i giocatori si abbracciano, commossi, spunta pure una bandiera: "La storia non si ripete", l'ultimo schiaffo (goliardico, s'intende) a un Cus Genova che non è mai stato in partita se non nel primo quarto. Dopo 10 minuti è 27 pari, all'intervallo il Cus Bologna accelera (62-48) e resta comunque tranquillo anche alla terza sirena (77 a 67).

Il tabellino del Cus Bologna: Galli, Chiarini 14, Persiani 11, Natali, Poluzzi 7, Strazzari, Albertini 22, Ranuzzi 23, Brina, Diviach 11, Brandoli 11. Alessio Fasone, il coach dei quattro titoli (un argento e un bronzo) negli ultimi sette anni è un fiume in piena. Ha perso la voce, come il general manager Federico Panieri (straordinario a trasmettere la sua grinta), ma vuole raccontare, ringraziare, salutare, piangere di gioia e pensare all'anno prossimo quando il Cus Bologna giocherà gli Europei di basket in feluca.

"Voglio ringraziare tutti - dice Alessio -. Voglio ringraziare questi ragazzi il cui rendimento è andato al di sopra delle aspettative. E' stato un trionfo perché siamo stati perfetti soprattutto nel secondo quarto. Hanno provato a confonderci le idee alternando zona e uomo. Ma noi facevamo sempre canestro. Ranuzzi è stato incredibile, non solo in attacco ma pure in difesa. Albertini è stato super, Chiarini ci ha dato regia, punti, personalità. Persiani ha realizzato 8 dei suoi 11 punti nell'ultimo quarto, quando loro hanno cercato di avvicinarsi, arrivando al massimo al -8. Poi il nostro lottatore Brandoli ma, ripeto, sono stati tutti eccezionali".

"Voglio ringraziare la società che ci è stata sempre vicina, voglio ringraziare il presidente, Francesco Franceschetti, che ancora una volta ha creduto in noi e ha già promesso di finanziare la prossima esperienza europea. Avevo dato indicazioni precise: forzare l'uno contro uno per metterli in difficoltà. Due dei loro sono usciti per cinque falli, noi nel solo primo tempo siamo stati capaci di realizzare 62 punti quando, il giorno prima, avevamo toccato quota 63 nei quaranta minuti regolamentari con Caserta. Siamo tornati. Abbiamo conquistato l'Europa. Una dedica speciale per Jordan Losi, che non gioca più con noi, ma resta uno dei nostri. Ci ha dato una mano per mettere insieme la squadra, è venuto qui con noi. Era stato, come me, uno di quelli che aveva sofferto di più la finale persa nel 2007. Ora è tutto cambiato. Siamo campioni d'Italia". Per la tredicesima volta, nessuno come il Cus Bologna.

Il medagliere di Lignano Sabbiadoro.
Medaglie d'oro 9: Valeria Baldelli (taekwondo, forme), Ahmed Ferchichi pugilato), Gabriel Grosu (pugilato), Ilaria Biagini (pugilato), Sara Corazza (pugilato), pugilato a squadre; Francesca Aufiero (karate, 66 chili), Francesca Ponti (scherma, sciabole).
Medaglie d'argento 3: Luca Malaguti (judo, 60 chili); Marta Damiani (judo, 78 chili); taekwondo a squadre donne (forme).
Medaglie di bronzo 7: Olmo Pesci (pugilato), Luca Rinero (taekwondo, forme), Chiara Munari (taekwondo, forme);Jacopo Pasini (vela); Lorenzo Cremonini e Lorenzo Di Giovanni (tennis); Valentina Piccolo e Silvia Manzi (tennis); Riccardo Bonzi e Filippo Bettini (tennis).