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Carducci nel suo e nel nostro tempo

Carducci nel suo e nel nostro tempo

Autore: Emilio Pasquini e Vittorio Roda (a cura di)

Editore: Bononia University Press

Prezzo: 40 euro

Gli atti del convegno svoltosi a Bologna nel 2007, in occasione del centenario della morte del poeta: ventisette interventi pronunciati dai massimi esperti della materia carducciana. Con l'auspicio di "una più equa valutazione d'uno scrittore indebitamente trascurato negli ultimi decenni dalla critica e dai lettori"

Un convegno lungo quattro giorni, dal 23 al 26 maggio 2007, in parte ospitato all'Archiginnasio, in parte nell'aula absidale di Santa Lucia, durante il quale una trentina di studiosi italiani e stranieri si sono alternati per raccontare l'opera e la vita di Giosuè Carducci a cento anni dalla sua scomparsa.

Gli atti di quel convegno, intitolato "Carducci nel suo e nel nostro tempo", sono ora raccolti in un ricco volume curato da Emilio Pasquini e Vittorio Roda ed edito da Bononia University Press per la collana Il varco. Ventisette gli interventi raccolti a cui vanno aggiunti il "Diario del convegno" stilato dallo stesso Pasquini e un'appendice, "Carducci e la 'selva animata' di Dante: chiose e annotazioni inedite al canto XIII dell'Inferno", scritta da Stefania Martini.

Un libro ponderoso (oltre 700 pagine) che presenta interventi dei massimi esperti in tema carducciano: Umberto Carpi ("Ideologia e politica di Carducci"), Edoardo Sanguineti ("Carducci giacobino"), Gianni A. Papini ("La nuova Edizione Nazionale delle Opere di Carducci"), Niva Lorenzini ("Carducci e la poesia moderna"), Simonetta Santucci ("Epistolari e carteggi carducciani: ricognizioni e questioni editoriali"), Guido Capovilla ("Aspetti metalinguistici dell'epistolario carducciano"), Guglielmo Gorni ("Carducci e la metrica italiana"), François Livi ("Il 'Victor Hugo italiano'? La ricezione di Carducci in Francia").

Un'opera insomma ricca di spunti, riflessioni e contributi autorevoli, che oltre a testimoniare un importante momento di condivisione critica e di studio nasconde anche una speranza, ben sintetizzata da Pasqini e Roda nella quarta di copertina: "Nell'affidare alle stampe il volume, i curatori confidano che esso contribuisca a una più equa valutazione d'uno scrittore indebitamente trascurato negli ultimi decenni dalla critica e dai lettori".