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Il Laboratorio di Lucio Saffaro, pittore e matematico tra scienza e arte

A ottanta anni dalla nascita di Lucio Saffaro l'Alma Mater e il Museo di Palazzo Poggi gli rendono omaggio con una preziosa e ricercata esposizione, fino al 24 gennaio. Domenica 3 e mercoledì 6 visite guidate del Direttore del Museo, il prof. Walter Tega.
Saffaro

Un fitto e intenso lavoro basato anche sulla realizzazione di numerosi disegni, prove e modelli geometrici relativi alle sue ricerche geometrico - matematiche riferite alla prospettiva e ai poliedri. Saranno inoltre esposte alcune tra le più le originali opere pittoriche realizzate da Saffaro, riconosciuto come uno tra i più interessanti pittori italiani del XX secolo.

Arte come scienza, il fare matematica attraverso la pittura - come ebbe modo di sottolineare Giulio Carlo Argan - superando la divisione tra cultura scientifica e umanistica - letteraria, artistica, filosofica e storica - sono i temi che caratterizzano le opere scelte per questa esposizione che trova nel Museo di Palazzo Poggi, antica sede  Istituto delle Scienze, la cornice ideale per ospitare opere concepite per essere, ancora oggi, strumenti di conoscenza scientifica.

Laureato in fisica pura all’Università di Bologna,  Lucio Saffaro è stato pittore, scrittore e matematico. Dagli anni ‘60 si è affermato come una delle figure più originali e inconsuete della cultura italiana, ricevendo ampi riconoscimenti nei campi in cui ha operato. Le sue ricerche sulla determinazione di nuovi poliedri sono state oggetto di numerosi saggi e conferenze in Italia e all’estero. Ha inoltre pubblicato una cinquantina di opere letterarie.  Per l’attività artistica ha esposto alla Biennale di Venezia, alla Quadriennale di Roma e in molte altre importanti rassegne in Italia e all’estero. La sua prima mostra personale, presentata da Francesco Arcangeli, si tenne nel 1962 alla Galleria dell’Obelisco a Roma. Ne seguirono altre 40 allestite, per citarne alcune, al Museo di Castelvecchio a Verona (1979), alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna (1986), al Museo civico di Bassano del Grappa (1991). Le sue opere figurano in importanti collezioni d’arte pubbliche e private. Ha anche ricevuto premi alla Biennale di San Paolo del Brasile (1969) e alle biennali di grafica di Rijeka (1970) e Cracovia (1972). Nel 1966 inizia ad elaborare le tavole del Tractatus Logicus Prospecticus, esplorazione teorica delle possibilità offerte dalla prospettiva che ampliando i riferimenti e le intuizioni diverrà il perno concettuale di tutta la sua opera. Attorno al 1985 con potenti calcolatori e l’aiuto di alcuni ingegneri dell’Enea di Bologna, elabora la rappresentazione di poliedri di grado elevato e altri complessi studi. Un anno dopo la scomparsa dell’artista è stata istituita, come da suo desiderio, la Fondazione Lucio Saffaro.


La mostra è allestista al Museo di Palazzo Poggi, fino al 24 gennaio.

Orario: dal martedì al venerdì: 10 -13 e 14 - 16
sabato, domenica e festivi: 10.30 - 13.30 e 14.30 -17.30
Chiuso: 31 dicembre 2009 e I gennaio 2010


La mostra, insieme alle collezioni del Museo sarà illustrata dal Prof. Walter Tega, Direttore del Museo di Palazzo Poggi domenica 3 gennaio e mercoledì 6 gennaio 2010, ore 11.30 (ingresso gratuito).