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Per una nuova urbanità. Dopo l'alluvione immobiliarista

Per una nuova urbanità. Dopo l'alluvione immobiliarista

Autore: Paola Bonora e Pier Luigi Cervellati (a cura di)

Editore: Diabasis

Prezzo: 21 euro

Undici saggi (e un cd-rom) per interpretare e ripensare i più recenti processi di urbanizzazione. "La città si è de-formata e ha trasferito ad uno spazio dilatato e discontinuo ritmi e stili di vita urbani"

"Bisogna pensare a una nuova urbanità. Attraverso i contributi di autorevoli studiosi e progettisti, il libro si propone questo obiettivo. Le voci rispecchiano sguardi e campi disciplinari diversi. Ma la finalità comune non è solo quella di decifrare il processo, è più ambiziosa, tratteggia soluzioni. Salta dai piani dell'analisi e della critica alla sfera propositiva delle utopie praticabili, si muove in direzione del progetto, del cambiamento".

Sono le parole con cui si presenta "Per una nuova urbanità. Dopo l'alluvione immobiliarista", volume curato da Paola Bonora, docente di Geografia all'Alma Mater, e dall'urbanista Pier Luigi Cervellati, pubblicato per i tipi di Diabasis. Dentro ci sono undici saggi, che oltre ai nomi dei curatori vedono protagonisti quelli di Giuseppe Dematteis, Massimo Quaini, Alberto Magnaghi, Angelo Turco, Edoardo Salzano, Anna Marson, Chiara Sebastiani, Micaela Deriu e Roberta Borghesi. In allegato al volume c'è anche un cd-rom che presenta, oltre alle illustrazioni di alcuni saggi, una ricerca realizzata nell'ambito del corso di laurea in Scienze Geografiche dell'Alma Mater. Il tema? La smania immobiliarista nell'area metropolitana bolognese.

"La città si è de-formata e ha trasferito ad uno spazio dilatato e discontinuo ritmi e stili di vita urbani", scrive Paola Bonora nel saggio "Interpretare la neourbanità: città de-formata e immobiliarizzazione" che apre il volume. Conseguenza di questa de-formazione è allora "una neourbanità confusa e disorganica, orfana di quei collanti di appartenenza e convivialità che danno anima, senso ai sistemi territoriali". Esito di un processo ben conosciuto che è necessario ripensare. "Una trasformazione frutto del liberismo speculativo cha ha dominato la scena economica internazionale e ha indirizzato sull'edilizia molti dei capitali liberati dalla deindustrializzazione. La città de-formata come campo di riconversione e di profitto, loro rappresentazione".