Autore: Raffaella Gherardi (a cura di)
Editore: Clueb
Prezzo: 25 euro
Il regno di Leopoldo I segnò l'ascesa della Monarchia austriaca a grande potenza europea. Dopo aver affrontato con successo una difficile guerra su due fronti contro la Francia di Luigi XIV e soprattutto contro i turchi (arrivati fino alle porte di Vienna nel 1683), con la pace di Carlowitz (1699) l'Imperatore consolidò il dominio asburgico sui territori danubiano-balcanici, nuova barriera della "cristiana Europa" contro l'Impero ottomano.
Per rendere sicuri e pacificare quegli irrequieti territori di frontiera, l'Impero inviò nelle terre della Corona Ungherese molti dei suoi più abili ufficiali, molti dei quali di origine italiana. Fra questi una figura come quella del generale e scienziato bolognese Luigi Ferdinando Marsili (1658-1730) assume particolare importanza. Alla sua figura e soprattutto al periodo che trascorse lungo la frontiera austro-ottomana è dedicato il volume, a cura della prof. Raffaella Gherardi "La politica, la scienza, le armi. Luigi Ferdinando Marsili e la costruzione della frontiera dell'Impero e dell'Europa".
Il compito di Marsili era quello di definire con precisione i confini stabiliti nel corso della pace di Carlowitz, e di approntare un sistema di difesa efficace in caso di un nuovo conflitto con i turchi. Marsili venne scelto proprio considerando le sue competenze scientifiche, all'avanguardia per l'epoca. Nella figura del nobile bolognese si fondevano infatti sia il profondo interesse per la scienza sia il rispetto e la considerazione per la vita militare. Egli vedeva la politica, la scienza e le armi come egualmente indispensabili nella costruzione della frontiera. Anche nella sua veste di scienziato, membro delle più importanti Accademie scientifiche europee e fondatore a Bologna dell'Istituto delle Scienze, Marsili sottolineò sempre lo statuto di scientificità del mestiere delle armi, punto di incontro privilegiato fra analisi teorica e prassi concreta.
Questo volume nasce dai contributi, presentati in occasione del Convegno internazionale omonimo, e rientra nell'ambito delle celebrazioni promosse in occasione del trecentesimo anniversario dell'Istituto delle Scienze di Bologna.