Autore: Gianfranco Pasquino
Editore: il Mulino
Prezzo: 18 euro
Quarantadue parole. Sono quelle che Gianfranco Pasquino,dal 1975 professore ordinario di Scienza politica presso l'Alma Mater, ha analizzato per descrivere il lessico del linguaggio politico contemporaneo.
Già nel 2000 Pasquinio aveva tentato un censimento dei vocaboli politici, nel suo libro "La transizione a parole". Alcune di queste negli anni sono scomparse e sono state sostituite da altre, ma l'impianto generale si ritrova in "Le parole della politica", anche a causa del permanente stato di transizione in cui versa il sistema politico italiano da ormai vent'anni. ''La transizione italiana non si e' affatto esaurita", scrive Pasquino nella sua presentazione. "Infatti i partiti continuano a trasformarsi, la dinamica della loro evoluzione muta e diventa più aspra, le istituzioni e la legge elettorale continuano a essere oggetto di critiche e di dibattiti intensi, acrimoniosi, sterili".
Per capire il mondo politico contemporaneo è dunque indispensabile capire il lessico di cui fa uso, visto che "buona parte della politica consiste di comunicazione verbale, corporea, simbolica". Ecco quindi che partendo da "antipolitica" (figlia secondo l'autore della scarsa cultura politica e civica degli italiani), fino a "vocazione maggioritaria" e passando per "berlusconismo", "conflitto d'interessi", "federalismo", "poteri forti" e "scontro di civiltà", vengono passati in rassegna tutti i vocaboli che hanno contraddistinto il dibattito politico degli ultimi anni.