Unibo Magazine

Il CIMES, centro del Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna, con il riconoscimento scientifico dell'Associazione culturale "Il Saggiatore musicale" e dello Arnold Schönberg Center di Vienna, presenta il convegno internazionale "La fortuna di Arnold Schönberg in Italia,1945-1980". L'appuntamento è per mercoledì 12, dalle 11 alle 19, e giovedì 13 dicembre, dalle 9,30 alle 19, presso i Laboratori delle Arti (via Azzo Gardino, 65/a).

Nuria Schoenberg Nono (figlia del compositore e sposa di Luigi Nono) porterà i suoi saluti in apertura, con il direttore del Dipartimento delle Arti, il Sovrintendente e il Consulente artistico del Teatro Comunale. A seguire, quattordici relazioni da altrettanti esperti italiani e stranieri.

"Il convegno - spiega il curatore del Cimes/Musica Paolo Cecchi - è dedicato all’indagine di alcune delle molteplici e complesse modalità di recezione del lascito compositivo e teorico di Arnold Schönberg in Italia nei decenni compresi tra l’immediato dopoguerra e l’inizio degli anni ’80, quando andò definitivamente attenuandosi l’influenza estetica ed ideologica delle avanguardie compositive seriali e post-seriali. La fortuna che l’opera del compositore austriaco conobbe in quegli anni nel nostro paese va considerata come un intreccio di differenti ‘strati’ ricettivi, tra loro interconnessi in modo discontinuo e spesso contraddittorio. Basti qui ricordare l’influenza diretta o mediata dell’opera di Schönberg sulla concezione e sulla prassi compositive di alcuni dei maggiori musicisti italiani del dopoguerra - da Maderna a Nono, da Togni a Clementi a Manzoni -; la recezione del teorico e del saggista, grazie soprattutto alle precoci traduzioni di numerosi suoi scritti e trattati; l’alterna e combattuta fortuna delle composizioni schönberghiane nella programmazione concertistica ed operistica nazionale, e la loro valutazione da parte della critica giornalistica militante. Fu inoltre significativa la conoscenza della figura e dell’opera saggistica di Schönberg (conoscenza certo parziale, e spesso segnata da fraintendimenti e idealizzazioni superficiali, ma non irrilevante per la storia della cultura italiana di quegli anni) da parte settori intellettuali estranei all’ambito musicale - in particolare tra circoli e protagonisti dell’intellighenzia progressista - fenomeno che si intersecò con la recezione di alcuni dei capisaldi dell’estetica musicale di Theodor W. Adorno, in particolare della 'Filosofia della musica moderna', saggio nel quale la discussione dell’opera e della concezione compositiva di Schönberg ha un ruolo fondamentale".

Questo evento si realizza in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna nell'ambito del progetto The Schoenberg Experience e si inserisce nella rassegna "CIMES progetti di cultura attiva 12/13".