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Consumato dal fuoco. Il cinema di Guy Debord

Il nuovo appuntamento con "I mercoledì di Santa Cristina" è dedicata alla poco conosciuta produzione cinematografica del grande saggista, pensatore e stratega dei movimenti sociali
Consumato dal fuoco. Il cinema di Guy Debord

Guy Debord e la sua produzione cinematografica è il tema che sarà affrontato domani, mercoledì 10 aprile (ore 17, Aula Magna di Santa Cristina), durante il nuovo incontro della rassegna "I mercoledì di Santa Cristina", promossa da Dipartimento delle Arti dell'Alma Mater.
 
Durante l'appuntamento sarà presentato il libro "Consumato dal fuoco. Il cinema di Guy Debord", a cura di Monica Dall’Asta e Marco Grosoli. Intervengono Monica Dall’Asta (Dipartimento delle Arti, Università di Bologna) e Ivelise Perniola (Università di Roma Tre). Introduce Silvia Grandi (Università di Bologna).

Uno dei maggiori protagonisti del Novecento, membro fondatore dell'Internazionale Situazionista, Guy Debord non fu solo un saggista, un pensatore e uno stratega dei movimenti sociali, ma anche un cineasta di folgorante originalità. I suoi sette film, realizzati in un arco di tempo compreso tra il 1952 e il 1994, sono un'illuminante traduzione in immagini della sua produzione teorica, ancora oggi di intramontabile attualità.

Il volume raccoglie una serie di contributi dedicati all'analisi di questa parte tuttora poco nota dell'opera di Debord, nel tentativo di offrire alcuni strumenti critici utile a penetrare la struttura cristallina che informa tutto il suo cinema, dall'opera prima "Hurlements en faveur de Sade" (1952, appartenente al periodo della militanza lettrista), a "La Société du spectacle" (1973, trasposizione in immagini dell'omonimo testo del 1967), al magnifico, letteralmente vertiginoso "In girum imus nocte et consumimur igni" (1978). Completa il volume un'appendice di testi di Debord sul cinema, tradotti per la prima volta in italiano.