L’Università di Bologna si colloca al secondo posto tra i mega atenei, dietro l'Università di Padova, nella valutazione della Ricerca per gli anni 2004-2010 resa pubblica dall’ANVUR.
"Un bel risultato per un mega ateneo generalista e multicampus come l’Università di Bologna, che premia l’intera comunità accademica a partire dal mio predecessore Pier Ugo Calzolari – commenta il Rettore Ivano Dionigi – e che ci spinge a proseguire sulla strada dell’impegno e del rigore. Ora la richiesta è che coerentemente con quanto già scritto nel decreto del Fondo di Finanziamento Ordinario e ribadito questa mattina dallo stesso Ministro Carrozza, il 90% delle risorse premiali venga assegnato sulla base di queste valutazioni".
In particolare alcune aree occupano posizioni di rilievo come ad esempio l’area 3 (Chimica), l’area 6 (Medicina), l’area 7 (Agraria e Veterinaria), l’area 8 (Architettura), l’area 9 (Ingegneria), l’area 13 (Scienze Economiche e Statistiche).
Tra i fattori determinanti per il posizionamento dell’Alma Mater sono da segnalare l’alto indice di internazionalizzazione della ricerca (vale a dire la collaborazione con colleghi stranieri), il numero dei dottorati, la produttività scientifica dei nuovi assunti, le risorse messe in campo dall’Ateneo.
Significativo il fatto che la produttività scientifica è stata valutata dall’ANVUR il 24 per cento in più rispetto alle aspettative: infatti l’indice complessivo (IRFS1) riconosce all’Università di Bologna un valore del 6,25 per cento a fronte del 5 per cento rappresentato dai 7.783 prodotti scientifici richiesti (rispetto ai 154.000 complessivi delle università).