Autore: Filippo Briguglio
Editore: Bononia University Press
Prezzo: 40 euro
Il Codex DCCCIX (DCCCXIII) Gaii Institutionum Libri della Biblioteca Capitolare di Verona, rimasto inedito fino a oggi, contiene una parte molto ampia della prima trascrizione del Codex XV (13) delle Istituzioni di Gaio eseguita a Verona da Göschen, Bekker e Bethmann-Hollweg, fra la metà di giugno e l’undici di ottobre del 1817.
Tale manoscritto è la testimonianza del primo grande sforzo interpretativo compiuto sui segni del Veronese da studiosi di immenso valore che, con il loro encomiabile impegno, hanno contribuito in maniera decisiva a segnare l’inizio di una nuova epoca per lo studio del diritto romano.
L’attuale opera di decifrazione del Codice Veronese passa anche attraverso lo studio della sua lunga storia e di quella degli illustri personaggi che vi si sono dedicati. Si avverte un senso di continuità col passato, perché la storia di questi grandi studiosi, per il mirabile esempio di scienza e di organizzazione del sapere scientifico che essi ci hanno lasciato, è parte del presente, vive in esso, proprio perché rifluisce nella vita di chi la studia.
Filippo Briguglio insegna Istituzioni di diritto romano presso l’Università di Bologna. Fra i suoi contributi monografici più recenti, su tematiche gaiane, ricordiamo Gai Codex Rescriptus (2012), nel quale è riprodotto il Codex XV (13) delle Institutiones di Gaio e Il Codice Veronese in trasparenza. Genesi e formazione del testo delle Istituzioni di Gaio (2012).