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Epilessia notturna del lobo frontale: una tre giorni per capirla meglio

Appuntamento con i massimi esperti internazionali su questa particolare forma di epilessia, scoperta negli anni '80 proprio a Bologna dal prof. Elio Lugaresi e ancora oggi poco conosciuta perché rara e difficile da diagnosticare

Da sabato 30 agosto fino a lunedì 1 settembre il Relais Bellaria di Bologna ospita l'International Consensus conference on Nocturnal Frontal Lobe Epilepsy: Progress and challenges in an enigmatic epilepsy syndrome.

L'appuntamento è organizzato dal Centro epilessia della Clinica neurologica dell’IRCCS - Istituto di scienze neurologiche, con il patrocinio del Dipartimento di Scienze biomediche e neuromotorie dell’Università di Bologna, della International League Against Epilepsy e della European Sleep Research Society. Il prof. Paolo Tinuper, responsabile della linea di ricerca sull’epilessia dell’IRCCS insieme al gruppo di ricercatori da tempo impegnati con lui nello studio della NFLE (Francesca Bisulli, Federica Provini, Laura Licchetta, Barbara Mostacci, Ilaria Naldi, Luca Vignatelli e Giuseppe Plazzi), sono riusciti a coinvolgere per questo evento i massimi esperti internazionali sul tema, provenienti, oltre che dall’Italia, da Australia, Stati Uniti, e vari paesi europei.

L’epilessia notturna del lobo frontale (NFLE) è una particolare forma di epilessia nella quale le crisi che hanno origine dal lobo frontale, si verificano quasi esclusivamente durante il sonno. Scoperta negli anni '80 proprio a Bologna dal prof. Elio Lugaresi, oggi molti dei suoi aspetti non sono ancora definiti a causa della sua rarità e della difficoltà della diagnosi.

Nei due giorni di lavoro gli esperti discuteranno su questa peculiare forma di epilessia cercando di definirne i confini sindromici e i suoi criteri diagnostici, di chiarirne gli aspetti genetici, di stabilire la terminologia corretta per definirne gli aspetti clinici e fornire le raccomandazioni per la ricerca futura.