Bologna è la medicina: a maggio il Festival della Scienza Medica

Come si può far fronte alla domanda di cure, di salute e di benessere nelle società ad economia avanzata e con tassi di crescita esponenziale della popolazione anziana? Quali sono le risposte dall’economia, dalla politica, dalla finanza e dalla quotidiana gestione delle aziende sanitarie?

La lunga vita come conquista e opportunità è il tema della prima edizione del Festival della Scienza Medica, organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna con il concorso di Genus Bononiae e con il patrocinio dell’Alma Mater. Il discorso sulla medicina torna al centro del dibattito pubblico proprio da Bologna, che ha visto nascere la prima moderna scuola di medicina, e da quei luoghi che hanno accompagnato lo sviluppo di questa disciplina, come il Museo delle Cere anatomiche e l’Archiginnasio con la Società medico chirurgica e il Teatro anatomico.

Nei quattro giorni di conferenze, incontri e dibattiti, dal 7 al 10 maggio, si discute della nostra salute tra le molte sfide e necessità della ricerca scientifica più avanzata e le speranze per il futuro. Insieme ad alcuni assoluti protagonisti della ricerca nazionale e internazionale come Elena Cattaneo, Fabrizio Benedetti, Mark Hanson e John Harris e ai quattro premi Nobel per la medicina Luc Montagnier, Andrew Fire, Erwin Neher e Kary Mullis. Nel corso dei tanti appuntamenti in programma si affronteranno temi come la medicina rigenerativa, la medicina del dolore e del placebo, le biotecnologie, le tecniche di fecondazione assistita, la nutraceutica e la nuova geroscienza.

Ma la medicina è anche narrazione e nelle giornate del festival verrà raccontata attraverso nuove prospettive, unendo le credenze religiose, il diritto, la letteratura, il teatro e il cinema: dalle inquietudini della medicina legale di Carlo Lucarelli, allo scontro tra corsia e aule di tribunale nella medicina difensiva, dal confronto dei sistemi di cura con le religioni orientali alle figure di medici nel melodramma.

Un festival che affronta tematiche attuali e complesse e che non trascura neanche gli involontari protagonisti della scienza medica. Nelle sale d’aspetto dell’Ospedale Maggiore, del Sant’Orsola, del Rizzoli, del Bellaria non mancheranno piccoli concerti da camera e letture di brani della letteratura italiana, per i pazienti, grandi e piccoli, i familiari ed il personale.