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Apprendistato in Emilia-Romagna: l'Alma Mater aderisce al protocollo

Anche l'Università di Bologna ha firmato l'accordo tra Regione, Usr, Atenei, fondazioni Its e parti sociali con l'obiettivo di favorire l'occupazione dei giovani

Cambia l’apprendistato in Emilia-Romagna. Con il protocollo di intesa, siglato ieri tra la Regione, gli atenei, le fondazioni degli Istituti tecnici superiori, l’Ufficio scolastico regionale e le parti sociali, la Regione recepisce le recenti disposizioni nazionali in materia e definisce la disciplina degli standard formativi e i criteri generali per la realizzazione dei percorsi di apprendistato di primo e terzo livello.

Con la firma dell’accordo, l’Emilia-Romagna ha ora una disciplina unitaria in materia e vengono regolamentate anche le tipologie di apprendistato più complesse da realizzare, quelle con la parte formativa più rilevante, in modo da agevolarne l'utilizzo da parte del mondo delle imprese.

Si attivano così tutte le possibilità di conseguire un titolo di studio attraverso l’apprendistato di primo livello: oltre alla qualifica professionale già prevista dalla precedente normativa, ora sarà possibile ottenere con l’apprendistato anche il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore (IFTS). Con l’apprendistato di terzo livello, oltre alla laurea, al master e al dottorato, ora si potrà conseguire anche il diploma di istruzione tecnica superiore (ITS), ma anche effettuare il praticantato per l’accesso alle professioni ordinistiche o attuare un progetto di ricerca.