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Richiedenti asilo e studenti insieme per entrare nel mondo del lavoro

È lo schema proposto dal progetto School 4 Job, a cui collabora anche l'Alma Mater con il Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin”. Richiedenti e titolari di protezione internazionale e studenti e studentesse delle scuole superiori si incontrano per un dialogo interculturale e lo scambio di competenze linguistiche e informatiche


Anche l'Università di Bologna partecipa a School 4 Job, il progetto pensato per favorire lo scambio di competenze per la ricerca dl lavoro tra giovani richiedenti e titolari di protezione internazionale e studenti e studentesse delle scuole superiori. Promosso dalla Cooperativa Sociale Arca di Noè, School 4 Job è realizzato con il sostegno della Fondazione Carisbo e in partenariato con ASP Città di Bologna, la Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione dell'Alma Mater, l'Associazione Italiana Counseling Integrato e Sostegno (AICIS), il Liceo Classico Statale "M. Minghetti" di Bologna e Istituto Istruzione Superiore "Archimede" di Bologna.

Rivolgersi a un doppio target di giovani in procinto di affacciarsi ad un mercato del lavoro complesso e sempre più esigente - rifugiati e richiedenti asilo e studenti delle superiori -, il progetto favorisce la crescita reciproca e il coinvolgimento in momenti formativi volti allo scambio di competenze per lo più linguistiche e informatiche. Attività pensate per la sperimentazione di un modello e di servizi di inserimento e orientamento lavorativo attraverso sessioni formative, orientamento di gruppo e individuale, nonché l’attivazione di tirocini formativi rivolti a richiedenti asilo e rifugiati utili all’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro locale. Attraverso il coinvolgimento diretto di cinquanta studenti aderenti alle attività di alternanza scuola-lavoro, i richiedenti asilo e rifugiati saranno aiutati nella redazione dei curricula professionali e nelle attività di ricerca attiva del lavoro, tramite web e simulazioni di colloqui.

Leit-motiv del progetto sarà il dialogo interculturale tra giovani coetanei con storie e background diversi, il cui incontro sarà favorito e facilitato dalla consulenza psicologica fornita da AICIS. Sarà il Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” dell’Università di Bologna ad occuparsi del monitoraggio e della valutazione di impatto del progetto, mentre il sostegno ai percorsi di inserimento lavorativo per richiedenti e titolari di protezione internazionale sarà a cura del Servizio Protezioni Internazionali di ASP Città di Bologna.

All’interno del partenariato, la qualità dei servizi sarà garantita da un’équipe integrata di figure professionali altamente qualificate: operatori dell’accoglienza, operatori area orientamento e job placement, pedagogisti, counselors, insegnanti di italiano, studenti universitari, comitato scientifico di monitoraggio e valutazione. Insieme all’Università di Bologna e alla collaborazione degli altri partner di progetto (grazie ad ASP verranno attivati circa venticinque tirocini) sarà in definitiva possibile progettare un modello di buone prassi da replicare, divulgare e rendere continuativo nel medio-lungo periodo.