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Sostegno agli affitti agevolati nel bolognese: pronto l'avviso pubblico per presentare le richieste di contributo

Il Comune di Bologna concederà ai proprietari contributi fino a 3.000 euro: le domande dovranno essere inoltrate dagli inquilini a partire dal prossimo 17 giugno ed entro il 30 novembre 2020


È pronto l’avviso pubblico per richiedere i contributi che andranno ai proprietari di immobili che riducono l’affitto a canone concordato o libero, oppure trasformano il contratto da canone libero a canone concordato, o ancora stipulano un nuovo contratto a canone concordato per un immobile sfitto o precedentemente affittato per finalità turistiche. Le domande dovranno essere inoltrate dagli inquilini: c'è tempo dal prossimo 17 giugno fino al 30 novembre 2020.

L’uscita dell'avviso arriva a seguito della firma di un protocollo tra Comune di Bologna, Città Metropolitana di Bologna, associazioni della proprietà immobiliare e sindacati degli inquilini, Università di Bologna, Fondazione per l’Innovazione Urbana: un accordo pilota che può contare su un milione di euro del Comune di Bologna (di cui 568.000 euro provengono da sanzioni per abusi edilizi), al quale si aggiungeranno 1,6 milioni di euro deliberati dalla Regione Emilia-Romagna lo scorso 3 giugno.

Sono previsti tre contributi possibili. Il primo può essere erogato nel caso in cui il locatore riduca o abbia ridotto almeno del 10% il canone annuo originariamente applicato con canone concordato (o transitorio), oppure riduca di almeno il 20% il canone annuo se si tratta di canone libero. Il contributo sarà pari al 70% della riduzione fino a un massimo di 2.000 euro.

La seconda tipologia di contributo può essere erogata invece nel caso in cui il locatore trasformi un contratto a canone libero (o transitorio) in uno a canone concordato applicando una riduzione almeno del 20% rispetto al canone annuo originariamente applicato. Il contributo sarà pari al 70% della riduzione fino a un massimo di 2.500 euro.

Infine, la terza possibilità prevede un contributo nel caso in cui il locatore abbia stipulato o stipuli un nuovo contratto a canone concordato per un alloggio precedentemente sfitto o affittato per finalità turistiche. Il contributo sarà pari al 50% del canone concordato per i primi 18 mesi per un contributo massimo comunque non superiore a 3.000 euro. Il canone concordato massimo ammesso è di 700 euro al mese.

Per accedere al contributo l’inquilino non deve aver ricevuto, nel 2020, un contributo attraverso il Fondo per la morosità incolpevole (il cosiddetto Protocollo sfratti), né il contributo per l’affitto erogato nel mese di maggio scorso a coloro che inizialmente erano stati esclusi dalla graduatoria, o ancora non deve essere un assegnatario di edilizia residenziale pubblica.

Il Comune di Bologna non chiederà alcuna certificazione ISEE per l’accesso a questi contributi. Si ritiene infatti che questa certificazione, riferendosi ai redditi 2018 e quindi precedenti all'emergenza sanitaria, non riesca a fotografare la reale situazione economica degli inquilini. Il contributo assegnato all'inquilino richiedente, come previsto dalla delibera regionale, sarà liquidato direttamente al proprietario dell’alloggio. Maggiori informazioni saranno disponibili sul sito web del Comune di Bologna; per domande o richieste di verifica dei requisiti per gli inquilini è disponibile l'indirizzo email contributoaffitto@comune.bologna.it.