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Italia e Albania insieme per la conservazione del patrimonio culturale

Partito con una serie di webinar interattivi online, per far fronte alle restrizioni dovute all'emergenza coronavirus, il progetto REACH coinvolgerà i dipartimenti di Beni culturali e di Architettura dell'Alma Mater

Cooperazione internazionale tra Italia e Albania per l’innovazione e lo scambio di buone pratiche nella conservazione e restauro del patrimonio culturale. Parte REACH, progetto Erasmus Key Action 2 a cui l'Università di Bologna partecipa con il Dipartimento di Beni culturali e il Dipartimento di Architettura.

Gli studiosi dell'Alma Mater metteranno in campo le proprie competenze applicate al studio, conservazione e restauro del patrimonio culturale, collaborando con l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo e la Scuola Superiore per la Conservazione e il Restauro del Patrimonio Culturale di Galicia (Spagna), per instaurare un processo di trasferimento di competenze verso i partner albanesi: l'Università delle Arti di Tirana (che coordina il progetto), l'Università Politecnica di Tirana, l'Università di Scutari, Accademia di Studi Albanologici.

REACH prenderà il via ufficialmente in questi giorni con una serie di webinar interattivi online: un kick-off meeting a distanza, pensato per far fronte alle restrizioni dovute all'emergenza coronavirus. La collaborazione con i partner italiani permetterà agli atenei e gli istituti di ricerca albanesi di acquisire metodologie di ricerca innovative e quindi competenze specifiche e capacità tecniche sul restauro e la conservazione del patrimonio culturale. I partner albanesi, inoltre, saranno dotati di nuovi laboratori di ricerca, attrezzati con strumentazioni di ultima generazione.

Grazie al coinvolgimento tra i partner del Ministero Albanese dell'Istruzione, dello Sport e della Gioventù, poi, REACH si propone di promuovere lo sviluppo di misure strutturali per stabilire standard per la valutazione della qualità della ricerca applicata alla conservazione e restauro del patrimonio culturale albanese che siano in linea con gli standard promossi dall’Unione Europea. Infine, la partecipazione della Fondazione Flaminia, da trent’anni a fianco dei Campus di Ravenna dell’Università di Bologna, con il suo suo Centro per l’Innovazione (CIFLA – Ravenna), garantirà le attività di comunicazione del progetto e la divulgazione dei risultati ottenuti.