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La prima dottoressa di ricerca in Scienze e Tecnologie della Salute

A completare per prima il percorso attivato nel 2019 presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell'Alma Mater è stata Chloé Techens: il suo progetto di ricerca ha previsto la studio di una chirurgia mininvasiva del disco intervertebrale, con un approccio sia clinico che ingegneristico


Il dottorato in Scienze e Tecnologie della Salute, attivato nel 2019 presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell'Università di Bologna, ha la sua prima dottoressa di ricerca. Chloé Techens ha concluso con successo ieri il primo esame finale del corso.

Il progetto di dottorato della neo-dottoressa - nato in collaborazione con il National Center for Spinal Disorders di Budapest e l'istituto INSIGNEO di Sheffield - ha previsto lo studio di una chirurgia mininvasiva (discoplastica percutanea con cemento) del disco intervertebrale, con un approccio sia clinico che ingegneristico. L'obiettivo di ricerca era valutare le conseguenze biomeccaniche dell'intervento chirurgico sulla colonna vertebrale in termini anatomici e di mobilità. È stato inoltre sviluppato un modello in vitro della chirurgia successivamente studiato utilizzando la correlazione digitale di immagini.

Dopo essersi laureata in Ingegneria, specializzandosi in Meccanica e Materiali, la dottoressa Techens ha frequentato il corso triennale di dottorato facendo parte del training network finanziato dalla Comunità Europea “SPINNER”, che ha riunito partner industriali, accademici e clinici al fine di migliorare le soluzioni chirurgiche per il trattamento della colonna vertebrale.

"Questo progetto di dottorato ha ampiamente contribuito a fornire conoscenze sulla biomeccanica della colonna vertebrale a seguito di discoplastica percutanea con cemento, confermando i benefici dell'intervento chirurgico e monitorando i potenziali rischi di complicanze", ha detto Techens. "In più, essere circondati da un team multidisciplinare ha reso questo dottorato un'esperienza di ricerca emozionante e più vicina alle esigenze cliniche".

"È stato emozionante e gratificante guidare una studentessa di dottorato di grande talento in questa fruttuosa collaborazione, accompagnandola in un percorso alla frontiera tra la ricerca e l’applicazione clinica", ha commentato Luca Cristofolini, professore al Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Alma Mater e supervisore del percorso di Chloé Techens.

"C’è una grande soddisfazione per questo primo completamento di un corso di dottorato tanto prestigioso quanto innovativo e la cui crescita progressiva nel corso degli anni è la migliore testimonianza di come sia possibile lavorare con profitto congiuntamente in due settori fondamentali per il progresso della società", ha aggiunto infine il professor Claudio Borghi, ordinario di Medicina al Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche e primo coordinatore del corso di dottorato.