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Unibo nel gruppo di lavoro per l’innovazione nella gestione delle reti ospedaliere e dell'assistenza territoriale

Ne fanno parte anche Città metropolitana, Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna e Aziende sanitarie dell’area metropolitana: nasceranno proposte su promozione della salute e della prevenzione, ridisegno delle reti sociali, sociosanitarie e di assistenza sanitaria territoriale, riorganizzazione delle reti ospedaliere e valorizzazione degli IRCCS, assetti di governo del sistema


L'Università di Bologna è tra protagonisti del nuovo gruppo di lavoro per l’integrazione e l’innovazione nell’organizzazione e nella gestione delle reti ospedaliere e dell'assistenza territoriale. Nato in seno alla Conferenza territoriale sociale e sanitaria metropolitana di Bologna (CTSSM), insieme a rappresentanti dell'Alma Mater ne fanno parte anche membri della stessa CTSSM, della Città metropolitana di Bologna, del Comune di Bologna, della Regione Emilia-Romagna, delle Ausl di Bologna e Imola, degli IRCCS Policlinico Universitario Sant’Orsola e Istituto Ortopedico Rizzoli.

"Per l’Università sarà una grande opportunità per rafforzare la propria presenza sul territorio sia nella formazione delle figure professionali necessarie per i nuovi modelli assistenziali sia nella ricerca sulle patologie a maggior impatto sulla salute dei cittadini. Inoltre, il gruppo di lavoro consentirà alle istituzioni coinvolte di trovare nuove soluzioni per rafforzare la collaborazione tra l’Università e gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico dell’area metropolitana", commenta il Rettore Giovanni Molari.


Il gruppo di lavoro nasce con l'intento di innovare l’organizzazione dei servizi sanitari, sociosanitari e sociali in ambito metropolitano, perseguendo una logica di integrazione del sistema territoriale intorno ai bisogni complessivi dei cittadini. E punterà anche a valorizzare la ricerca e la formazione nelle strutture di riferimento per le reti assistenziali di interesse nazionale e internazionale.

Nello specifico, indicativamente nel corso dei prossimi sei mesi, verranno elaborate proposte in quattro ambiti: il piano per la promozione della salute e la prevenzione; il ridisegno delle reti sociali, sociosanitarie e di assistenza sanitaria territoriale; la riorganizzazione delle reti ospedaliere e valorizzazione degli IRCCS; gli assetti di governo del sistema.