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In cinquecento per OpenDistal 2023

Al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell'Università di Bologna una partecipatissima giornata di confronto confronto su temi cruciali come la crisi climatica e la conseguente necessità di costruire sistemi produttivi sempre più sostenibili e resilienti


Cinquecento partecipanti tra quelli in presenza e quelli collegati da remoto, venerdì 22 settembre, alla quinta edizione di OpenDistal, la giornata in cui il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell'Alma Mater apre le porte agli stakeholder per rafforzare le relazioni e mettere a confronto il mondo della ricerca con quello degli enti e delle imprese del settore, su temi cruciali come la crisi climatica e la conseguente necessità di costruire sistemi produttivi sempre più sostenibili e resilienti. La giornata si è strutturata in una sessione plenaria e più sessioni parallele, organizzate sotto forma di workshop tematici in cui sono state illustrate le ricerche in corso e quelle svolte, dando tuttavia spazio a momenti interattivi, proprio con l’obiettivo di stimolare il confronto.

"Il rapporto con il mondo dell’impresa è la nostra forza: giornate come questa ne sono la sintesi ed è importante che la didattica e la formazione restino sempre al passo coi tempi", ha detto il Rettore Giovanni Molari.

"Il Distal intende condividere la ricerca applicata in modo da trasferire le conoscenze al tessuto produttivo, ma anche per migliorare l’offerta formativa di primo e secondo livello; per questo è stato organizzato, all’interno di OpenDistal, anche un momento di confronto sui tirocini formativi per migliorare l’interazione con aziende ed enti anche in ambito didattico", ha aggiunto Rosalba Lanciotti, Direttrice del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari.

"Attraiamo risorse per 20 milioni di euro all’anno e ciò ci permette di avere tanti dottorandi, assegnisti e borsisti, ma è importante sottolineare che la ricerca non è fatta solo di risorse, ma anche di collaborazioni e connessioni, sia interne all’ateneo, sia esterne, strette con i più prestigiosi centri internazionali", ha sottolineato Davide Viaggi, delegato alla Ricerca del Distal.

Nello spirito di sperimentazione che contraddistingue l’iniziativa, OpenDistal 2023 ha coinvolto direttamente gli studenti, sia come pubblico, sia nella discussione, sia, infine, attraverso un incontro dedicato al tirocinio.

Claudio Marzadori, delegato alla Didattica, si è concentrato sugli sforzi fatti e da farsi sul piano della formazione, perché è sempre più cruciale che i contenuti dei corsi di studio siano aggiornati alla luce dei cambiamenti del settore, come quello legato alla digitalizzazione in agricoltura, ma anche sul piano dell’operatività e del coinvolgimento degli studenti e delle studentesse, portando la didattica "in campo". Il terzo livello della formazione, poi, il dottorato, è una risorsa fondamentale per il Dipartimento che è riuscito ad attivare un numero maggiore di posti proprio grazie alla collaborazione con il mondo dell’industria, come ha ricordato Massimiliano Petracci, Coordinatore del Corso di Dottorato in Scienze e tecnologie agrarie, ambientali e alimentari.

Infine, con la delegata Valda Rondelli, si è ragionato sul fatto che la Terza Missione è una responsabilità istituzionale a cui l’ateneo deve rispondere producendo valore nell’impatto sulla società, aiutando il territorio a crescere: aspetto, questo, su cui il Distal si impegna attraverso i suoi laboratori di ricerca, gli spin-off e i servizi alle aziende.